Di seguito una nota stampa del Consigliere per la Sanità del Presidente della regione Puglia- Tommaso Gioia, in riferimento alla chiusura del reparto di Chirurgia di Ostuni.
La sorpresa di oggi della momentanea chiusura della chirurgia di Ostuni mi ha destabilizzato, perché penso che prima di chiudere una struttura si debbano cercare soluzioni alternative, e poi perché la sospensione della Chirurgia di Ostuni non porterà nessun reale vantaggio alla sanità brindisina, anzi i problemi si aggraveranno ulteriormente, perché cresceranno le liste attesa per gli interventi chirurgici, e questo non lo accetto!
La prima cosa che ho fatto a seguito di questa brutta notizia e quella di recarmi di persona sul posto e di constatare i disservizi che si sono verificati, pazienti preparati per l’intervento chirurgico che sono stati rimandati a casa, con non poche difficoltà e tensioni.
Purtroppo, moltissimi altri pazienti nelle prossime settimane e mesi non potranno operarsi, un vero peccato perché il lavoro che si stava facendo ad Ostuni iniziava a dare i suoi risultati, con un lavoro intenso anche da parte del sottoscritto si stavano smaltendo le liste d’attesa
Nella giornata odierna con la mia presenza, del sindaco di Ostuni Angelo Pomes quale ringrazio per la tempestività, convocando i medici dell’P.O. di Ostuni, ed abbiamo avuto un’interlocuzione con il Presidente Emiliano e con il Commissario Straordinario, Dr. Gorgoni.
Non resterò a guardare alla finestra, e mi impegnerò per interloquire costantemente con la dirigenza ASL, auspico un ripensamento della dirigenza ASL volto a sospendere il provvedimento di chiusura , in attesa di verifiche e soprattutto di decisioni condivise.
Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati:
“Dopo tanti anni di cecità sul futuro (dice niente proposta di nuovo ospedale a Speziale?) e dopo tanto silenzio sui problemi di organizzazione strutturale (dice niente lasciarmi solo nelle battaglie?), siamo al giudizio finale e alla guerra tra poveri per evitarlo.
“Si rischia la chiusura della chirurgia del Perrino (ipotesi da cancellare anche nei pensieri più funesti) e per evitarlo c’è bisogno, purtroppo, di razionalizzare le risorse di personale e coinvolgere nella missione anche la chirurgia di Ostuni e finanche – purtroppo e speriamo che non si allunghino le attese – la chirurgia senologica del Perrino.
“Mi chiedo: e non avevo avvertito ripetutamente di questo rischio chiedendo militanza e aiuto sulle battaglie più difficili, anche a costo di mettersi contro?
“Oggi scopre l’amara e prevedibile realtà e gli amministratori di Ostuni chiedono il mantenimento della locale chirurgia, attraverso il coinvolgimento di Francavilla Fontana nella turnazione tra i presidi di Brindisi, la stessa Francavilla Fontana e Ostuni.
“Francavilla Fontana, a sua volta, oppone la necessità di mantenere l’attuale assetto organizzativo e minaccia d’insorgere contro ogni modifica, soprattutto dopo aver subito la sospensione dell’attività di punto nascita e ginecologia.
“E mentre nel dibattito pubblico si producono opinioni accanite e vagamente infornate, la Asl e i medici sono costretti a prendere decisioni dure e risolute, perché ogni minuto è quello giusto per essere chiamati all’emergenza e non farsi trovare impreparati.
“Parlando le parole di verità, l’unica cosa che si può chiedere è un intervento regionale per colmare le carenze, salvo assunzioni ove fossero possibili, attraverso l’utilizzo di personale medico di altre Asl, così da tamponare l’emergenza. Fuori da questa ipotesi non mi pare vi sia alcuna possibilità se si vuole salvare l’attività del Perrino.
“In ogni caso, spero che questo avvenimento determini il Sindaco e la classe politica ostunese a convocare un Consiglio comunale aperto, io sono disponibile a partecipare, per dire la verità ai cittadini ostunesi e per indicare le soluzioni a medio e lungo termine, accordate con il più fondato realismo. È l’unica cosa che si può fare, e io qualche idea innovativa e non conservativa l’avrei, perché portare le lancette degli orologi indietro – magari per nascondere qualche vecchi responsabilità o cecità – non è umanamente possibile e non è questo ciò che le persone si attendono da noi.”
Questa la denuncia del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli
“Ho la sensazione che anche i reparti ospedalieri siano ormai utilizzati in campagna elettorale… e a Ostuni il 28 e il 29 maggio si votava per il rinnovo del Consiglio comunale. I reparti di Chirurgia e di Ortopedia erano stati chiusi durante l’emergenza Covid e non erano mai stati riaperti. Finita l’emergenza, per?, i due reparti non potevano tornare in funzione per mancanza dei medici.
“Di fronte alle denunce, interrogazioni e audizioni a raffica presentate da Fratelli d’Italia, che nell’aprile 2022 fece un sopralluogo nel nosocomio, il centrosinistra attraverso il referente per la Sanità brindisina del presidente Emiliano, Tommaso Gioia, nel gennaio scorso annunci? ‘FELICE’ la riapertura del reparto di chirurgia. Mancavano solo quattro mesi alle votazioni e qualche intervento è stato pure fatto. Finita la campagna elettorale e intascato il risultato facendo credere agli ostunesi che la Regione era attento alla loro salute, da oggi il reparto di Chirurgia viene chiuso: la ASL di Brindisi ha disposto il blocco temporaneo dei ricoveri ordinari e delle attività chirurgiche programmate. I due chirurghi in servizio trasferiti all’ospedale di Brindisi e tutti coloro che erano nelle agende per gli interventi dove vengono trasferiti? Penso soprattutto a chi da mesi aspetta un piccolo intervento di cataratta o asportazione di un neo o operazioni similari.
“Senza contare che siamo alla vigilia di un’estate che prevede un boom di arrivi per la Puglia: ma quelli che arriveranno nella splendida Valle d’Itria sanno che devono augurarsi di non dover far ricorso a cure ospedaliere?
“Ma per quanto tempo i brindisini dovranno essere trattati come pugliesi di serie B? Siamo l’unica Asl a non avere neppure un direttore generale, forse perché il presidente Emiliano non trova nessuno che ‘coraggiosamente’ voglia prendersi la ‘croce’ di venire a gestire la Sanità peggiore della Puglia.”
No Comments