May 6, 2025

Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro l’ipertensione arteriosa, il 12 maggio alle 18 nel Salone di rappresentanza del Palazzo di Città di Fasano si terrà un convegno sul tema “Il ruolo della medicina territoriale e ospedaliera nella gestione del paziente affetto da ipertensione arteriosa”.
L’evento, in preparazione alla celebrazione della ventunesima Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa, è organizzato dal Distretto sociosanitario di Fasano in collaborazione con la Società Italiana Ipertensione arteriosa e la Croce Rossa Italiana. Sarà rivolto a tutti i cittadini e vedrà la partecipazione di esperti e operatori sanitari impegnati quotidianamente nella prevenzione, diagnosi e cura di pazienti ipertesi.
“Con questa iniziativa – spiega il direttore del Distretto sociosanitario di Fasano, Giuseppe Pace – che è un momento di confronto e condivisione, vogliamo sensibilizzare la popolazione sull’importanza del controllo della pressione arteriosa e rafforzare il senso di collaborazione tra gli addetti ai lavori. Nella consapevolezza che occorre sempre fare di più e meglio”.
Così come evidenziato dall’OMS, l’ipertensione arteriosa è una patologia che riguarda una persona ogni tre nel mondo e che può comportare – se non adeguatamente trattata – l’insorgenza di complicanze come l’ictus, l’infarto del miocardio, l’insufficienza cardiaca, l’insufficienza renale e le vasculopatie periferiche, patologie ad alto impatto sul piano sanitario, sociale ed economico con intuibili risvolti sulla qualità di vita dei pazienti, delle famiglie e sui bilanci pubblici.
Un dato allarmante, evidenziato sempre dall’OMS, rileva che nel corso degli ultimi trenta anni (tra il 1990 e il 2019) il numero dei pazienti ipertesi è raddoppiato passando da 650 milioni a 1.3 miliardi.
In Italia la prevalenza dell’ipertensione nella fascia di età compresa fra i 30 e i 79 anni è del 34% pari a circa 16.6 milioni di adulti; di essi il 62% ha ricevuto una diagnosi, ma solo il 28% riesce a tenere sotto controllo la malattia.
Se a questi dati si aggiungono quelli relativi ai pazienti che non hanno consapevolezza di malattia, si deduce l’importanza dell’attenzione sul problema, con l’obiettivo di contrastare l’insorgenza di complicanze spesso condizionate da comorbilità come il diabete mellito e le dislipidemie.
In questo quadro si manifesta l’esigenza di sviluppare una visione integrata delle patologie cardio vascolari e dei fattori di rischio per dare attuazione ad una serie di interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione.
Alla luce della riorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale che affida un ruolo fondamentale all’assistenza territoriale, diventa importante il ruolo dei servizi dedicati a tale scopo, secondo un approccio multidisciplinare così come auspicato dalla Comunità Scientifica.
Si tratta di calare nella realtà quotidiana i risultati della ricerca e, in questo percorso, un ruolo importante può essere svolto dall’integrazione ospedale-territorio.
Alla manifestazione è prevista la partecipazione del sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, della direzione strategica dell’Asl Brindisi (direttore generale Maurizio De Nuccio, direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e direttore amministrativo Loredana Carulli), del presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi Arturo Oliva, del presidente regionale della sezione appulo-lucana della SIIA Luigi Vernaglione e del presidente della CRI di Fasano Roberto Posado.
I lavori saranno introdotti dal direttore del Distretto Giuseppe Pace che insieme al professor Pietro Nazzaro, svolgerà il ruolo di moderatore con gli interventi di Donato Monopoli, medico di medicina generale e dei medici specialisti che si occuperanno della gestione del Day Service per l’ipertensione arteriosa di prossima attivazione: Maria Ciccarelli, Alessandra Ficarra, Vittoria Gigantelli, Marisa Latorre, Mariangela Lisena, Rosanna Morea,Tobia Semerano e Caterina Trisciuzzi.
Le conclusioni saranno affidate al dottor Vito Vulpis – UOSVD Medicina d’urgenza, Ipertensione e Rischio cardiovascolare del Policlinico di Bari.

UFFICIO STAMPA ASL BRINDISI

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