July 4, 2025

Si è conclusa oggi, 2 luglio 2025, la due giorni di incontri, sopralluoghi e confronti promossa dall’OCSE, in collaborazione con la Commissione Europea – DG Regional and Urban Policy, nell’ambito del progetto internazionale «Sbloccare il potenziale delle città intermedie per lo sviluppo regionale», che ha scelto Brindisi come unica città italiana tra sei casi di studio europei.

 

Ad aprire i lavori, ieri mattina, è stato il sindaco Giuseppe Marchionna, che ha accolto la delegazione sottolineando come Brindisi, città di snodo tra passato e futuro, si collochi oggi tra i modelli alternativi alla congestione delle grandi metropoli e al declino dei piccoli borghi. «Le città intermedie sono il futuro – ha detto Marchionna – e Brindisi può giocare un ruolo guida in una nuova organizzazione delle forze produttive, della mobilità e della cultura». Il primo cittadino ha richiamato il percorso in atto con Anci verso una futura “Agenda dei Comuni”, allineata al livello europeo.

 

Il progetto OCSE – come ha spiegato David Burgalassi, economista dell’organizzazione – mira a comprendere e valorizzare il ruolo delle città “di mezzo”, che ospitano un terzo della popolazione urbana europea ma sono ancora poco studiate a livello economico. «Brindisi è un caso interessante per il suo profilo mediterraneo e per la capacità di progettare il futuro valorizzando asset come il turismo, la cultura, la logistica e l’energia. Ma anche per le sfide che affronta: dalla globalizzazione al cambiamento climatico e demografico».

 

La prima giornata di lavori, ospitata a Palazzo Granafei-Nervegna, ha coinvolto istituzioni, stakeholder, funzionari pubblici e rappresentanti del tessuto sociale ed economico. Si è discusso di visioni di lungo termine nei settori chiave dello sviluppo urbano: cultura, sport, housing, logistica, urbanistica, energia, relazioni urbano-rurali.

 

Nella seconda giornata, la delegazione ha proseguito il confronto sul campo visitando Palazzo Guerrieri, l’Hub Invitalia, la Historic Digital Library (HDL) e la nuova Biblioteca del Vicolo nell’ex convento Santa Chiara. Qui si è svolto il momento conclusivo di restituzione e sintesi, incentrato su tre direttrici: buone pratiche da valorizzare, bisogni urgenti da affrontare, prossimi passi da pianificare.

 

«Nel febbraio 2026 sarà presentato un Policy Paper OCSE – ha confermato Marchionna – che conterrà un’analisi puntuale delle politiche urbane attuate e raccomandazioni strategiche per lo sviluppo locale. Il fatto che Brindisi sia stata scelta come caso di studio non è solo motivo d’orgoglio, ma rappresenta anche un’occasione concreta per mettere in moto strumenti, strategie e condizioni abilitanti per liberare il potenziale di una città intermedia, sostenibile, europea».

 

Il sindaco ha poi aggiunto un invito alla città intera: «I visitatori hanno visto in Brindisi una città bellissima e piena di prospettive. Forse è arrivato il momento che cominciamo a crederci anche noi».

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