L’ Adiconsum ritiene che la transizione ecologica passi anche da un Piano rifiuti efficiente, dove la raccolta differenziata rappresenta il primo intervento strategico su cui concentrare l’azione, con l’obiettivo della chiusura del ciclo dei rifiuti per non esporre il territorio ad emergenze ricorrenti.
L’attuale emergenza per Brindisi è proprio il suo basso livello di raccolta differenziata.
La Misura 2C1 del Pnrr ha come obiettivo di target il 65 % di raccolta differenziata, con contestuale smaltimento in discarica non superiore al 10 % dei rifiuti urbani e Brindisi è ben lontana da questi valori. considerato che nell’anno 2024 ha superato di poco il 30% di differenziata, ovvero il 32,03%.
E nell’anno 2025 non sembra avanzare di molto.
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), con il progetto dedicato al “potenziale delle città intermedie” , ha individuato un campione di studio composto da diverse realtà europee, tra le quali 5 città.
In Italia il comune scelto come città‑campione è Brindisi, unica città mediterranea, realtà senza dubbio al centro di una transizione ecologica ed energica inedita.
Tale scelta deve considerarsi una ulteriore occasione per investire su una concreta rigenerazione urbana, che coinvolga responsabilità istituzionali ma anche l’intera comunità.
Le istituzioni devono investire dal punto di vista gestionale, con una governance efficiente ed efficace di tutto il sistema adibito al trattamento dei rifiuti.
Il cambio di società da AVR a Tecknoservice avrà il suo peso se la società entrante riuscirà a garantire un servizio migliore del precedente ma la sola efficienza gestionale non sarà sufficiente senza una maturazione educativa che parta dalle persone, dalle abitudini, dai comportamenti.
E ciò significa investire in formazione e informazione, partendo dalle scuole di ogni ordine e grado, organizzare assemblee condominiali, assemblee di quartiere, incontri nelle parrocchie, consigli comunali monotematici aperti al pubblico. Ed ancora prevedere presidi informativi mirati a supportare tale cambiamento ed a promuovere un nuovo senso civico.
Insomma una rivoluzione culturale che coinvolga tutta la comunità.
Certamente la pulizia di una città è un interesse collettivo strettamente connesso al bene comune ed un Piano rifiuti efficiente alleggerirebbe le famiglie dal peso di una Tari tra le più alte del Paese.
Questo è un compito che come Adiconsum auspichiamo vada assolto, affinché si contribuisca a rendere più attrattiva la città di Brindisi, che possiede tutte le energie e le potenzialità per vincere questa nuova sfida.
Gianfranco Solazzo
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