Giovedì 23 ottobre 2025, con inizio alle ore 17,00 nella sala «Gino Strada» di Palazzo Granafei-Nervegna (Brindisi, via Duomo 20), si terrà la conferenza organizzata dalla Sezione di Brindisi di Italia Nostra dal titolo Il «Motore del porto» di Brindisi. Un progetto per salvarlo.
Nel corso dell’evento verrà presentato l’omonimo libro a cura di Domenico Saponaro, che coordinerà i lavori, e il video-documentario Il motore in difesa di Brindisi porto di pace, per la regia di Marco Migliozzi, con la voce narrante di Sara Bevilacqua.
Dopo i saluti di Maria Ventricelli, presidente di Italia Nostra sezione di Brindisi e del sindaco Giuseppe Marchionna, il programma prevede gli interventi di Giovanni Membola, che descriverà il manufatto evidenziandone la rilevanza dal punto di vista storico, e dell’architetto Fabio Lacinio, dirigente Lavori Pubblici del Comune di Brindisi, che illustrerà il progetto di riqualificazione dell’area ex deposito catene – in cui è presente il motore – nell’ambito del Bando pubblico per la selezione di piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso.
Inoltre, Krizia Ciangola e Viola D’Ettore, del Gruppo di coordinamento del progetto nazionale di Italia Nostra «Minore. Un faro sul Patrimonio culturale», illustreranno il progetto stesso – che include il «Motore del porto» di Brindisi – e i suoi esiti alla luce della partecipazione di numerose sezioni di Italia Nostra su tutto il territorio nazionale.
Pochi conoscono il cosiddetto «Motore del porto» di Brindisi e la sua importanza per la storia della città. Si tratta di un complesso sistema meccanico in ferro – un motore, appunto – di dimensioni monumentali collocato all’imboccatura del porto interno, sulla sponda di Ponente del Canale Pigonati, utilizzato durante la Prima Guerra Mondiale per impedire l’accesso ai sommergibili nemici. Veniva azionato nelle ore notturne per stendere tra le due banchine opposte una rete metallica sottomarina che ostruiva il canale sbarrandone l’ingresso a protezione della flotta di stanza nel porto.
Il manufatto, tuttora nella sua collocazione originaria, è l’ultimo e unico esemplare presente in Italia; versa attualmente in un avanzato e preoccupante stato di degrado e, stante la sua valenza storica, rappresenta un rilevantissimo esempio di archeologia industriale da tutelare e valorizzare.
La Sezione di Brindisi di Italia Nostra se ne occupa da molti anni con azioni di sensibilizzazione e denuncia attraverso gli organi di informazione, ricerca storica e un’intensa interlocuzione con le istituzioni affinché si giunga a una fruizione adeguata a un bene culturale di tale rilievo.
Tale attività di Italia Nostra ha subito negli ultimi due anni una maggiore focalizzazione, dal momento che il «Motore del porto» è stato inserito nell’importante progetto nazionale «Minore. Un faro sul Patrimonio culturale», finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, avente appunto come scopo la conservazione del patrimonio locale «minore» per facilitarne la conoscenza e favorirne la valorizzazione.
Tale inserimento ha rappresentato una grande opportunità e un passo in avanti per facilitarne la conoscenza attraverso la pubblicazione del volume e del video che verranno presentati nel corso della conferenza, ma anche con visite guidate e il coinvolgimento della comunità culturale, professionale e scolastica. La partecipazione al progetto «Minore» è anche un ulteriore passo verso la «patrimonializzazione» culturale del motore tramite un suo auspicabile restauro e la prevista rigenerazione e riqualificazione attrezzata dell’area ex deposito catene, una delle più suggestive e paesaggisticamente importanti di Brindisi.
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