“Nomina della Commissione di gara per i lavori di restauro del Calvario” è l’oggetto di una interrogazione presentata da Tommaso Argentiero, Consigliere Comunale Ceglie Messapica “Noi con Federico”, al Sindaco di Ceglie Messapica e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Comunale ed al Segretario Generale del Comune di Ceglie Messapica.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo
Premesso che:
– con Determina n. 915 del 16.12.2014 il Responsabile dell’Area Lavori pubblici del Comune di Ceglie Messapica, ai sensi dell’art. 53, comma 4 del D.L. gs 163/2006, ricorrendo al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, avviava le procedure di gara per l’affidamento dei lavori di restauro del complesso devozionale denominato Calvario;
– con Determina n. 1 del 16.01.2015, il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Ceglie Messaapica , ing. Maurantonio Michele, ai sensi dell’art. 84 del D.Lgs n. 163, nominava la commissione per l’affidamento dei lavori relativi al Restauro del Calvario nelle persone : Ing. Maruantonio (presidente) – geom. Rocco Garzone (componente) – dott.ssa Patrizia Gallone(componente);
Considerato che:
– il comma 2, del citato art. 84 del D.Lgs 1637/2006, evidenzia con chiarezza che i Commissari, singolarmente considerati, devono essere esperti nel settore cui si riferisce l’oggetto dell’appalto;
– giurisprudenza consolidata individua quale membro tecnico esperto della materia colui che ha i requisiti professionali tali da poter esso stesso effettuare la progettazione dei lavori oggetto della gara;
– i presupposti per arrivare al restauro del complesso devozionale e monumentale del Calvario di Ceglie Messapico hanno avuto origine da una raccolta fondi da parte del Comitato cittadino “ Pro restauro Calvario” , dall’impegno economico di euro 80.000,00 (Determina n.985/2009) del Comune di Ceglie, dalla donazione del progetto redatto dagli architetti Giuseppe Caroli e Maria Luigia Argentiero;
– in data 09.10.2013 il Gal Alto Salento concedeva al Comune di Ceglie Messapica un contributo di 49.999,99 per il restauro del Calvario;
– i lavori di Restauro del Calvario riguardano in maniera importante il recupero artistico e architettonico del complesso monumentale con particolare riguardo ai dipinti e alla struttura;
– il Calvario è un bene della città, per il quale bisogna evitare che atti amministrativi fatti in maniera approssimata e in contrasto con il rispetto delle norme che regolano gli affidamenti delle gare di appalto possano tardare o bloccare la realizzazione del suo atteso recupero.
Evidenziato che:
– la composizione della Commissione per l’affidamento dei lavori relativi alla gara di appalto “Restauro del Complesso devozionale denominato Calvario” non rispetta il comma 2 del dell’art. 84 del Codice dei Contratti, in quanto i Componenti della stessa non hanno le competenze per le valutazioni tecniche e qualitative di opere di restauro di beni storici e architettonici , che invece rientrano, ad esempio, nelle competenze di tecnici della Soprintendenza dei beni architettonici e Architetti.
Per evitare la possibilità che eventuali ricorsi da parte di ditte concorrenti , ordini professionali ecc possano determinare l’impossibilità di procedere all’avvio dei lavori,
si chiede,
se non ritiene opportuno determinare un’azione amministrativa di revoca della Determina n. 1 del 16.01.2015 e conseguentemente far procedere alla realizzazione di un nuovo atto amministrativo di nomina della Commissione di gara nel rispetto della normativa vigente .
Alla presente interrogazione si chiede urgente risposta scritta
Ceglie Messapica 19.01.2015
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