May 28, 2025

Impresa compiuta.
La nazionale femminile di tennis guadagna la permanenza nel Wordl Group di Fed Cup e condanna gli Stati Uniti ad almeno un anno di purgatorio nella “serie B” della massima competizione a squadre femminile.

Dopo i due match persi dalle singolariste azzurre contro la n.1 al mondo Serena Williams, è spettato a Flavia Pennetta offrire il contributo fondamentale per sovvertire il risultato e far vincere l’Italia.

Nella sua Brindisi, Flavia non delude: prima surclassa Cristina McHale con un secco 6-1, 6-1; poi – in coppia con la bravissima Sara Errani – domina anche il doppio, annichilendo la coppia formata da Alison Riske e nientepopodimenoche “Queen” Serena.

E Serena ha rimediato in Puglia la prima sconfitta in carriera nella Fed Cup, un evento da storia del tennis mondiale.

Il doppio ha avuto poca storia: sospinte dai 4.000 del CT Brindisi Sara e Flavia hanno vinto con il netto punteggio di 6/0, 6/3 in appena 57 minuti di gioco.
Pennetta ed Errani hanno mostrato che essere (ed essere state) n.1 nel ranking di doppio non è (non è stato) un caso. E per le americane è stata un’ora di vero e proprio incubo. Dopo aver perso per 6/0 il primo set, Serena e la sua compagna hanno dato preoccupazione solo in avvio di secondo set (2-0). Ma la coppia azzurra ha digerito subito il colpo a vuoto, si è portata immediatamente sul 2-2, ha operato il break al settimo gioco ed ha chiuso nel tripudio del popolo brindisino.

E’ una vittoria di Flavia e di Sara (le eroina di giornata) ma è la vittoria della passione brindisina e di Corrado Barazzutti, coraggioso a relegare Flavia “tra le riserve” nella sua Brindisi. Ma il piano ha dato i suoi frutti: l’obiettivo era quello di evitare che Flavia spendesse energie “a vuoto” contro la Williams per poi calare l’asso nella manica nei match fondamentali. E cosi è stato.

L’Italia del tennis femminile ha raggiunto il suo obiettivo e la città di Brindisi – chiamata ad ospitare per la seconda volta un incontro di Fed Cup, dopo aver contribuito a sconfiggere la Russia, mette il suo sigillo anche contro l’altra potenza mondiale: gli Usa.

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