August 25, 2025

C’è grandissima polemica sugli avvisi di pagamento che il consorzio di bonifica Arneo sta recapitando in questi giorni a migliaia di cittadini brindisini.
Le richiesta vanno dai 15 ai 70 euro e sono motivate da una fantomatica “Bonifica terreni 2014” oppure da un altrettanto criptico “beneficio di difesa idraulica”.

La scadenza del pagamento è fissata al 20 luglio con l’avvertenza che, in caso di mancato o parziale pagamento, il consorzio di bonifica “procederà alle fasi successive con aggravio di spese a carico del contribuente”.

Sulla vicenda è intervenuto Maurizio Bruno, Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Brindisi, che ha inviato una lettera al Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Bruno “chiede l’immediata sospensione di tali balzelli alla luce sia delle difficoltà economiche generali di questo periodo, sia ai continui tagli del Governo verso gli Enti locali e alla luce delle difficoltà che gli enti territoriali stanno registrando per la chiusura dei propri bilanci.
Per questo e per la discussione di altre rilevanti questioni che investono il territorio brindisino, il presidente Bruno intende invitare il Governatore Emiliano e la Giunta regionale ad una delle prossime riunioni dell’Assemblea dei Sindaci

 

Si fanno sentire anche le associazioni dei consumatori.

Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale Dalla Parte del Consumatore sostiene che “in cosa consistano i benefici e le bonifiche per le quali è stato richiesto il pagamento ai cittadini non è dato sapere“.
Aggiunge l’avv. Emilio Graziuso – referente del Coordinamento delle due associazioni: “sembra essere tornati indietro di circa 10 anni, quando il Consorzio di bonifica dell’Arneo chiedeva annualmente ai cittadini il pagamento di tributi per servizi dei quali in molti casi si ignorava l’esistenza.
Dopo aspre battaglie, sia in sede giudiziaria ed extragiudiziaria che parlamentare, che hanno visto la nostra Associazioni in prima linea per la tutela dei diritti dei consumatori, finalmente si era riusciti ad ottenere il venire meno di tale pretesa.
Oggi sembrerebbe che queste conquiste dei cittadini siano state vanificate senza alcun preavviso, neppure da parte delle Istituzioni locali, quali la Regione ed i Comuni”.
In questi giorni, quindi, il Coordinamento preannunzia che andrà a fondo alla questione per essere, come sempre, al fianco dei cittadini in questa nuova battaglia nei confronti dell’Arneo.
Vogliamo sapere dalle Istituzioni che cosa è successo, per quale motivo i cittadini stanno ricevendo questa nuova richiesta di pagamento e, soprattutto, per quali servizi – continua l’avv. Graziuso – Vogliamo vederci chiaro. Non è possibile chiedere dei pagamenti ai cittadini senza far conoscere nel dettaglio i servizi effettivamente resi e la loro concreta utilità”.
Il Coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore, infine, propone che, sino a quando non sia fatta chiarezza, vengano sospese le richieste di pagamento e gli invii da parte del Consorzio.
Tutti coloro che volessero maggiori informazioni possono contattare il Coordinamento al numero 347 – 0628721.

 

Sul caso interviene anche Adoc, che scrive: “Nonostante i buoni propositi e gli strumenti di legge, in questi anni Brindisi ha subito l’assenza di manutenzione del territorio tant’è che una delle infrastrutture che dovrebbero essere attenzionate dagli uffici tecnici del Consorzio di bonifica , il Canale Patri, è stato più volte teatro di situazioni di pericolo e degrado. Più volte i Comune si è dovuto sostituire al Consorzio per la messa in sicurezza delle opere idrauliche, vedi il caso della determina n. 638 del 21/12/2011 con cui si è incaricata la BMS di effettuare lavori di straordinaria manutenzione per la pulizia dei canali Canale Patri – Fiume Piccolo e Inferno. Solo nel 2013 il Comune di Brindisi ha speso oltre 120 mila euro sempre per lavori di manutenzione su opere che sarebbero dovuti essere svolti dal Consorzio Arneo e ancora oggi non è dato sapere se tali somme siano state recuperate. I cittadini, quindi, rischiano di pagare due volte ma quel che è più grave per interventi mai effettuati come nei casi sopra citati e per aree urbanizzate dotate delle infrastrutture idriche.

Sarebbe utile maggiore chiarezza, per questo chiediamo al Sindaco e ai rappresentanti regionali di tutelare gli interessi dei cittadini brindisini anche attraverso i rappresentanti delle istituzioni locali all’interno dell’ANBI Puglia. L’ADOC informa di aver allertato il proprio ufficio legale al fine di fornire tutto il supporto e le informazioni utili ai cittadini affinché non abbiano a ripetersi situazioni, già vissute in passato, con richieste di denaro illegittime rivolte ai contribuenti”.

 
Angela Gatti
Pubblicato il: 9 Lug, 2015 @ 15:54

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