Uno studio di ricercatori del CNR, recentemente pubblicato su una importante rivista scientifica, stima l’impatto del PM2,5 particolato fine sulla salute relativo alle emissioni della centrale Enel di Cerano.
Da questo studio sono attribuibili fino a 44 decessi per anno alle esposizioni di queste polveri ultrasottili.
Interpellato da alcuni giornalisti il Sindaco Consales oltre a paventare un procurato allarme afferma che “Noi ci impegniamo a far rispettare tutti i limiti imposti dalla legge per le emissioni. E devo dire in verità che Enel li rispetta.”
Eppure Consales dovrebbe sapere che la legge gli impone di tutelare la salute dei cittadini e non semplicemente i limiti di legge delle emissioni.
Diciamo questo perché lo studio dei ricercatori del CNR non ha nulla a che vedere con il rispetto dei limiti di legge. Infatti vengono studiate le ricadute sulla salute del Particolato Secondario cioè non quello direttamente emesso dalla centrale di cerano ma quello che si produce in atmosfera a causa di reazioni chimiche tra i composti quali gli ossidi di azoto e zolfo che in grandi quantità, circa 12000 tonnellate nel 2013, vengono emessi dalla centrale di Cerano.
Quindi gli inquinanti killer studiati dai ricercatori sono un prodotto secondario delle emissioni della centrale di Cerano, non sottoposte ad alcun limite di legge, né considerate da Arpa e ASL.
Inoltre ricordiamo al Sindaco Consales che i limiti di legge non assicurano che non vi siano ricadute negative sulla salute. Tali limiti rappresentano un compromesso tra l’esigenza della produzione e il preservare la salute degli esseri viventi. Tant’è che per le polveri sottili il limite di legge è 50 microgrammi per metro cubo mentre l’OMS, l’organizzazione mondiale della Sanità, chiede ai governi di scendere a 20 per salvaguardare la salute.
Così come l’ormai notissimo ed indiscusso studio scientifico denominato ESCAPE, pubblicato su Lancet, dimostra monitorando in 13 paesi oltre 360.000 cittadini, che l’esposizione prolungata a bassi livelli di emissione, al di sotto dei limiti di qualità dell’aria imposti dalla legge, provoca malattie e neoplasie. In particolare ad un aumento di 5 microgrammi per metro cubo di concentrazioni delle polveri anche al di sotto dei limiti di legge vi è un incremento del 7% nella mortalità attesa.
Allora chiediamo al Sindaco cosa facciamo? Ci limitiamo ad osservare i limiti di legge o ci occupiamo della salute dei cittadini, avendo la scienza dimostrato che le due cose non collimano?
Chiediamo quindi al Sindaco Consales di intervenire iniziando a frequentare le sedute del gruppo istruttore per il riesame dell’AIA di Cerano che invece ha disertato nella prima seduta del 22 maggio. E’ quello il luogo per chiedere forti riduzioni del carbone bruciato e delle emissioni inquinanti della centrale. Anche perché la gran parte delle emissioni autorizzate sono nella fascia alta delle emissioni ottenibili con le migliori tecnologie. Così come ci sembra indispensabile porre il tema del combustibile in quanto il metano azzererebbe gran parte delle emissioni riducendo di un fattore 100 i rischi per la salute.
Il suo ruolo è quello e non di vigile urbano che attesta il superamento o meno dei limiti di legge.
No Comments