Da decenni l’ Acquedotto Pugliese, per decreti del commissario straordinario per l’emergenza ambientale, ha scaricato la fogna non depurata nel sottosuolo, ovvero in falda, inquinando l’acqua che viene poi pompata dai pozzi artesiani e utilizzata in agricoltura per innaffiare verdure da mangiare anche crude. I commissari straordinari per le emergenze ambientali sono stati Fitto e Vendola.
La nostra battaglia ha portato all’attenzione di tutti la questione del depuratore di Bufalaria, depuratore la cui realizzazione fu deliberata nel 1975 con il finanziamento dalla Cassa del Mezzogiorno. Sul depuratore abbiamo trovato forti contrapposizioni da parte di ambientalisti nati per l’occasione, del comune di Brindisi, dell’ex-Presidente della Provincia di Brindisi, del Consorzio di Torre Guaceto, con un grave lavoro di totale disinformazione operato da parte degli organi di stampa locali e nazionali.
Il depuratore di Bufalaria sta funzione per San Michele Salentino e per San Vito dei Normanni. La fogna di Carovigno ancora non viene depurata, perché a suo tempo la ditta appaltatrice, con la complice supervisione dei due ingegneri incaricati, realizzò in contro-pendenza la conduttura fognaria da Carovigno al depuratore: quando fu messo in funzione il depuratore, la fogna di Carovigno tornò indietro al mittente!
Da analisi Arpa, la fogna dei sanvitesi e dei sanmichelani risultò più inquinante della fogna di Carovigno. Forse non era solo fogna! Del resto anche nell analisi del sottosuolo di Carovigno furono trovate tracce di materiali inquinanti estrani alla fogna.
Il depuratore di Bufalaria produce fino ad oggi l’unica acqua decente fra tutti i depuratori che scaricano nel Canale Reale, ed è idonea per l’agricoltura. Ma la Regione Puglia ha deliberato di allungare lo scarico del depuratore per chilometri con conduttura sottomarina, perdendo questa importante risorsa idrica.
Da almeno 30 anni il livello della falda sotterranea si è abbassato significativamente, per centinaia di metri di distanza dal mare, e spesso l’acqua dei pozzi artesiani è salata: l’acqua del mare penetra nella falda sotterranea, e non viceversa a differenza di quanto naturalmente dovrebbe accadere e accadeva fino a pochiddecenni fa.
Attualmente c’è bisogno di acqua dolce nella falda sotterranea! È profondamente sbagliato buttare l’acqua dolce direttamente in mare.
IL PARADOSSO
La Regione Puglia ha autorizzato per decenni lo scarico dell’acqua sporca ed inquinata (fogna non depurata) nel sottosuolo, mentre ora delibera di spendere milioni di euro per buttare a mare l’acqua dolce e pulita del depuratore di Carovigno attraverso una conduttura sottomarina.
Il Canale Reale nasce da una sorgente freatica a Villa Castelli e sfocia a Torre Guaceto, nel canale scaricano i depuratori mal funzionanti di Francavilla Fontana, Ceglie Messapica e Latiano. In 30 anni il Canale Reale è stato trasformato in una cloaca a cielo aperto. Per i tre depuratori fu costruita e mai utilizzata una conduttura sotterranea parallela al Canale Reale, la cui opera fu terminata circa 25 anni fa al costo presunto di 90 miliardi di lire.
Sui tre depuratori di Francavilla, Ceglie e Latiano, hanno taciuto in molti: il consorzio di bonifica Arneo, gli ambientalisti dell’ultima ora, il consorzio di Torre Guaceto, la Provincia e il Comune di Brindisi. Vorremmo che gli organi di informazioni locali e nazionali dessero una accurata informazione invece di essere silenti a questo proposito.
A Francavilla Fontana sono documentati piccoli corsi d’acqua, con colore disgustoso e odore vomitevole, provenienti dalla zona industriale, dall’ospedale e dal centro abitato. Proprio a Francavilla Fontana l’assessore all’ambiente è per le due ultime legislature sempre lo stesso, prima con il centrodestra e poi con il centrosinistra, nelle liste regionali del partito di Vendola e Stefano. Intanto è peggiorato l’inquinamento nel canale: proprio a Francavilla Fontana si è dimostrato che la politica non è servita a risolvere l’inquinamento del Canale Reale ma solo a far conservare la poltrona.
La Causa dell’inquinamento trentennale di Torre Guaceto non è il depuratore di Carovigno perché è tra i migliori della Puglia ed anche perché è entrato in funzione non 30 anni fa ma nel 2014.
La proposta della conduttura sottomarina fu avanzata all’inizio per soddisfare appetiti privati, ai fini del profitto, e in una situazione di chiaro conflitto di interessi, ovvero da chi aveva pubblici incarichi e al contempo costruiva condutture.
Noi invitiamo la Regione Puglia a rivedere la sua scelta di scarico in mare del depuratore di Carovigno e di impegnarsi in un progetto serio di recupero delle acque depurate. A tal proposito, noi siamo in grado di dare indicazioni alla Regione Puglia e la invitiamo ad evitare nuovi sprechi di soldi pubblici come è già successo con la conduttura sotterranea, parallela al Canale Reale, prima realizzata e poi abbandonata.
COMUNICATO STAMPA PARTITO COMUNISTA A FIRMA DEL COORDINATORE GIUSEPPE CASALORA
No Comments