May 4, 2025

Etichetta: Nadie

Genere: Alternative Rock

Antemasque è allo stesso tempo monicker e titolo del debutto del nuovo progetto di Omar Rodriguez-Lopez e Cedric Bixler-Zavala, nucleo originario degli emo-hardcore At The Drive In e dei cervellotici psichedelici The Mars Volta. Accostarsi ad Antemasque facendo finta di non pensare ogni secondo alla storia dei due musicisti è un’impresa titanica. Se gli At The Drive In, complice una proposta musicale “dura”, rimangono noti per lo più agli appassionati ed agli addetti ai lavori, i Mars Volta furono decisamente ben altra cosa. Alfieri di un progressive d’assalto senza compromessi, lavori come Deloused In The Comatorium, Frances The Mute, Amputechture o l’epitaffio Nocturniquet, sono album che a loro modo hanno marchiato a fuoco la scena musicale del nuovo millennio, divenendo metri di paragone irraggiungibili in quanto a mole compositiva, labirintica tecnica ed estenuante prolissità compositiva (nel bene e nel male).

Cosa suonano gli Antemasque? Semplice rock alternative senza compromessi. Nonostante la presenza di comprimari d’eccellenza quale Flea al basso (ma solo in studio) e il batterista “di fiducia” David Eldritch, le composizioni sono ben lontane dalla complessità dell’era Mars Volta. Omar e Cedric preferiscono optare per una formula estremamente diretta e compressa, con brani agili che corrono via in poco tempo. Corrono appunto, senza lasciare granché di segnalabile. La più grande pecca del disco è una generale assenza di mordente che si riflette in brani un po’ tutti uguali. “4AM”, “No Remorse” o “Hangin’ In the Lurch” si perdono nell’ovvia ricerca della orecchiabilità e della melodia di immediata assimilazione. Con “Ride Like The Devil’s Son”, gli Antemasque aggiustano un po’ il tiro, convogliando una maggiore enfasi compositiva, merito anche dell’attitudine maggiormente aggressiva del brano. “Rome Armed To The Teeth” punta nuovamente ad un approccio immediato e poco conciso. Interessanti invece l’acustica “Drown All Your Witches” e “Providence” fra le cui pieghe emerge la vecchia vena sperimentale-atmosferica del duo.

Antemasque è in definitiva un album senza infamia e senza lode, troppo poco per due artisti che hanno alle loro spalle un background decisamente imponente. Anche se il genere è differente da quello dei Mars Volta, era lecito aspettarsi un songwriting decisamente più ispirato, affilato e tagliente. Un disco divertente, niente di più.

James Lamarina

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