300 numeri per il vecchio e inossidabile Diario di Bordo di Radiazioni Cult.
Complimenti vecchio mio, non avrei mai pensato di scrivere così tanto sulle tue pallide pagine dal gusto di salsedine.
Mi piace scriverti nella notte o alle prime luci dell’alba, con la nebbia e con la pioggia, con l’umidità e con il freddo che fa tremare l’antica biro nera.
Caro Diario, sei entrato nei nostri cuori e in quelli dei tanti lettori di brundisium.net, diventando ben presto un appuntamento irrinunciabile, anche per i nostri amici di facebook che ogni settimana ti aspettano sulle loro pagine.
In 300 settimane ti abbiamo relegato in una nicchia, come rubrica di “culto”, così come le nostre Radiazioni soniche, per l’indomabile vocazione verso la cultura stradaiola e per quella nascosta delle periferie.
Nelle tue pagine raccogli la musica che comunica emozioni, la voce dei protagonisti, l’arte con tutte le sue belle storie e la nostra idea su un mondo decisamente creativo e più civile.
Una “riserva indie” a cui siamo profondamente fedeli e che non ha mai tradito i suoi ideali, con le loro voci, i suoni, le chitarre, l’energia e la polvere sprigionata dalle strade polverose del rock’n’roll.
300 numeri sono un bel traguardo per una rubrica on line, raggiunti senza troppo rumore e senza effetti speciali, all’infuori di quelli garantiti dalla musica.
300 candeline da spegnere… da questo dato emerge che stai invecchiando maledettamente bene, perché continui a vivere e a nutrirti di musica, senza tregua, interpretando al meglio l’utilità e l’efficacia di avere uno spazio fisso dedicato ad ogni forma d’arte.
Tanti auguri, vecchio anarchico sognatore, portatore di ascolti, letture e visioni.
MARCO GRECO
E sono trecento. Trecento pagine di un diario fanno praticamente un libro (… Marco e Oreste, non vi fate idee strane, ne avete appena pubblicato uno!), una miscellanea di cronache musicali, di pensieri e racconti sparsi, di momenti di varia umanità legati alla musica, di suggestioni provenienti dalla cultura e dall’arte, dalla vita cittadina e dalla creatività sgorgante da molte intelligenze.
E poi, immancabile, il consueto appuntamento di inizio anno con le selezioni musicali di noi “radioattivi”: il meglio del meglio del meglio – a (im)modesto e insindacabile giudizio di ciascuno dei cinque conduttori di “Radiazioni” su Ciccio Riccio – della musica pop-rock (e non solo) pubblicata nel corso dell’anno precedente.
Questa settimana tocca a me indicare le migliori produzioni discografiche del 2015, e sono onorato di apporre la mia firma alla trecentesima pagina del Diario di Bordo.
Mi limiterò a elencare senza commenti la mia “ultimate selection”, con una doverosa precisazione: i primi dodici dischi – come ogni anno a gennaio – li ho anche proposti ai nostri ascoltatori e il loro ordine non è affatto preferenziale ma risponde a puri criteri di messa in onda, mentre tutti gli altri li ho solo menzionati in ordine sparso (ma raggruppati per aree geografiche di provenienza degli artisti), e ciò non vuole affatto sminuire il valore di questi ultimi.
Che dire … congratulazioni e inboccallupo a Marco per il traguardo e … buon ascolto!
Domenico Saponaro
PLAYLIST
IL MEGLIO DEL MEGLIO DEL 2015: THE ULTIMATE SELECTION
- Foals – What Went Down
- Paul Weller – Saturns Pattern
- Mumford & Sons – Wilder Man
- The Chemical Brothers – Born In The Echoes
- Algiers – Algiers
- The Alchemist & Oh No – Welcome To Los Santos
- Jamie XX – In Colour
- Alabama Shakes – Sound & Color
- Blur – The Magic Whip
- Villagers – Darling Arithmetic
- Dave Gahan & Soulsavers – Angels & Ghosts
- King Gizzard & The Lizard Wizard –Quarters!
SEGNALAZIONI
Florence & The Machine – How Big, How Blue, How Beautiful;
Laura Marling – Short Movie;
Admiral Fallow –Tiny Rewards;
David Gilmour –Rattle That Lock;
Keith Richards – Crosseyed Heart;
Coldplay – A Head Full Of Dreams;
Nothing But Thieves – Nothing But Thieves;
Everything Everything – Get To Heaven;
Pop Evil – Up;
Sufjan Stevens – Carrie & Lowell;
The Decemberists – What a Terrible World, What a Beautiful World;
Snoop Dogg – Bush;
Eagles Of Death Metal – Zipper Down;
Chris Cornell (Soundgarden) – Higher Truth;
No Comments