May 12, 2025

xylella ida santoro torchiaroloEra necessario provvedere acchè a coloro i quali per un malinteso tornaconto momentaneo, compromettono il patrimonio olivicolo Nazionale, venisse messo un freno“.

Questo il secco commento del Giornale di Brindisi ad un decreto del Prefetto Ghidoli.

Correva l’anno 1935.

Oggi – al tempo della Xylella Fastidiosa – non deve essere considerato esercizio superfluo leggere il passato ed osservare i provvedimenti assunti allora per tutelare preservare un patrimonio della nostra terra.

 

La lettura dell’articolo non merita alcun ulteriore commento

 

il-prefetto-per-la-tutelaS.E. il Prefetto, considerato che nel territorio dei vari Comuni della Provincia si riscontra l’abbattimento di olivi anche in buone condizioni di vegetazione e di produttività, abbattimento che, specialmente in alcune zone, ha assunto proporzioni notevoli, mentre va diffondendosi qua e là, sebbene in misura lieve, e ritenuto che, nell’interesse dell’economia generale del Paese, occorre senz’altro porre un freno a tale serio inconveniente, che, dinanzi ad un momentaneo vantaggio presente, porta ad un grave danno futuro e costituisce una grande minaccia all’integrità del patrimonio olivicolo della Nazione, ha emesso in questi giorni un Decreto con il quale ordina:

«E’ fatto divieto a tutti i comuni della Provincia di Brindisi dell’abbattimento degli alberi di olivo, senza che si sia ottenuta la preventiva autorizzazione di questa Prefettura, previo parere della Cattedra Provinciale di Agricoltura…

… I contravventori saranno puniti con l’arresto sino a dieci giorni o con l’ammenda sino a £. 500 (cinquecento).

I Sigg. Podestà della Provincia sono incaricati della pubblicazione ed esecuzione della presente ordinanza della quale viene data conoscenza a tutti gli agenti della Forza Pubblica, ad ogni effetto di Legge per eventuali contravvenzioni».

 

E’ un peccato che una simile ordinanza non sia più applicabile…

One Comment

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    aldo
    2 Febbraio 2016

    Nel giornale che ho inviato insieme all’articolo, vi sono altre notizie che potrebbero essere interessanti. Aldo Indini