Siamo fermamente convinti che Brindisi debba avere la sua Università e che quest’ultima debba avere un forte legame con il territorio, già a partire dal nome, UNIBRI, che sancisca la propria identità, indipendentemente dalla collaborazione con le altre Università vicine di Lecce e Bari. La nostra proposta sull’offerta formativa vuole essere coerente con la vocazione della nostra realtà territoriale.
L’ubicazione nella Cittadella della Ricerca secondo noi non è l’unica possibile, vogliamo prendere in considerazione anche altre collocazioni. Al Casale, dove già esiste una concentrazione di Istituti Scolastici, l’ex Collegio Tommaseo, offre spazi adeguati ed è ben collegato al resto della città.
L’Università che vogliamo è pensata principalmente in funzione degli sbocchi lavorativi legati al territorio, piuttosto che duplicare corsi di laurea tradizionali, come Giurisprudenza o Economia Aziendale, peraltro fruibili presso le Università vicine, che hanno incrementato il numero di professionisti senza lavoro.
Brindisi è una città a vocazione agricola, enogastronomica, marittima, turistica. E’ da questa realtà che vogliamo partire per creare una fucina di nuove figure professionali che fungano da volano per rilanciare l’economia locale.
Pensiamo ad esempio, e non solo, a corsi di studio universitari in Scienze Agrarie, Scienze dell’Alimentazione, Scienze Enogastronomiche, Economia Marittima ed Economia del Turismo.
Anche i Master di specializzazione (già consolidati altrove) dovranno essere collegati agli stessi indirizzi, alcuni dei quali come naturale proseguimento delle scuole superiori:
Master in Cultura della dieta mediterranea, cultura del vino, marketing e comunicazione;
Master in Marketing del Turismo.
Abbiamo pensato anche alla realizzazione di una Scuola di Arti e Mestieri, con conseguenti Corsi di Alta Formazione Professionale esperibili presso le Università.
Ciò consentirebbe il recupero del patrimonio conoscitivo artigianale, ed il successivo reimpiego dei giovani in nuove realtà occupazionali.
La nostra idea di Università è progettata su un modello che favorisca la nascita di un sistema virtuoso, dove la domanda e l’offerta del mercato del lavoro possano incontrarsi e soddisfare le necessità del territorio, avviando un processo di sviluppo che si autorigeneri attraverso nuove opportunità.
COMUNICATO STAMPA SIMONA PINO D’ASTORE – CANDIDATA SINDACO FRONTE CIVICO
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