Dai primi mesi della attività della Ecologica Pugliese nella città di Brindisi per la raccolta dei rifiuti urbani ne aveva ravvisato limiti ed insufficienze.
Avevamo espresso un duro giudizio sulla Ecologica Pugliese, di cui avevamo informato la società e tutte le autorità.
I nostri consigli, se ascoltati, dovevano portare ad una sostituzione immediata di Ecologica Pugliese .
Siamo oggi di fronte ad un disastro annunciato visto la impossibilità a continuare nelle attività della raccolta dei rifiuti con Ecologica Pugliese.
Il Commissario Castelli, alla guida del Comune di Brindisi, ha posto un legittimo veto sia a fargli proseguire le attività sia a partecipare alla minigara di 6 mesi che è andata deserta.
Una soluzione va comunque cercata e la si intravede nelle parole del Governatore Emiliano che ha avocato a se tutte le attività relative al settore dei rifiuti urbani in tutte la Regione .
Ha espresso pubblicamente il suo intendimento che è quello di aumentare la presenza pubblica nelle attività sui rifiuti per diminuire la presenza di società private che nel mondo dei rifiuti non assolvono al meglio alle attività loro affidate.
Ma per far arrivare una municipalizzata anche a Brindisi per gestire il servizio di raccolta, tipo Amiu, il Comune di Brindisi deve esserne socio anche solo per l’1%.
Questo comporterebbe un esborso economico non grande ma neanche piccolo per le attuali casse comunali.
Auspichiamo una veloce soluzione del problema, che è affrontata sicuramente nel migliore dei modi dal Commissario prefettizio al Comune di Brindisi, Cesare Castelli, avendolo incontrato nei giorni scorsi.
Una soluzione per dare tranquillità ai lavoratori e ai cittadini di Brindisi che non vogliono certamente trovarsi di fronte ad una altra crisi sanitaria ed ambientale come è avvenuto già in passato.
Cobas
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