May 8, 2025

Di seguito riportiamo integralmente una nota sottoscritta da Nicola Anelli e Doretto Marinazzo del Coordinamento di Legambiente ed inviata al Sindaco di Brindisi Angela Carluccio.

 

Gentile Signora Sindaca,
nelle ultime settimane incendi, atti vandalici (l’ultimo nel parco Punta Penne-Punta del Serrone), abbandoni di rifiuti, pressioni antropiche e la difficoltà a trovare una organica gestione delle attività di vigilanza, tutela e manutenzione conservativa, hanno riproposto l’urgenza di un atto amministrativo e di scelte che creino un soggetto capace di gestire in modo sistemico e costante, ma anche agile ed efficace, quello straordinario patrimonio naturalistico, della biodiversità, ambientale ed anche turistico, rappresentato dai parchi e dalle aree protette presenti nel territorio comunale di Brindisi.
Come Ella sa, a Brindisi sono presenti aree oggetto del riconoscimento internazionale della convenzione di Ramsar, della UE in quanto Siti di Interesse Comunitario (SIC) o Zone di Protezione Speciale (ZPS), della Direttiva 92 che ha prodotto il censimento di “ Natura 2000”, della Regione Puglia, aree a cui si aggiungono gli splendidi parchi urbani realizzati negli ultimi anni. Legambiente, sin dalla sua costituzione a Brindisi, ha dedicato particolare attenzione al patrimonio naturalistico brindisino, gestendo attività di avvistamento incendi su incarico del Comune, campi di volontariato, attività didattiche e visite guidate, vari interventi nell’ambito di ”Spiagge Pulite”e “Puliamo il Mondo”, ed ha redatto il progetto, nell’ambito del piano di risanamento dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, per la realizzazione di un Centro di Educazione Ambientale( CEA) nella Masseria Colemi (i 4 miliardi di lire sono poi stati destinati al restauro di Palazzo Guerrieri, ma il CEA, dopo poco tempo, è scomparso).
Come le abbiamo proposto nell’incontro svoltosi in campagna elettorale, Legambiente ritiene che la soluzione migliore per rendere organica ed efficace la gestione dei parchi, sia la creazione di un Ente Parco “Brindisi Natura”. Per la gestione del suddetto Ente Parco “Brindisi Natura” si potrebbero utilizzare risorse economiche destinando sia finanziamenti che oggi non hanno una regia unica, sia quelli rivenienti da altre istituzioni e quelli ricavabili da progetti e da servizi offerti; mentre per le risorse umane si potrebbe attingere alla Multiservizi, all’organico dell’Amministrazione Comunale oppure a contratti esterni.
Legambiente è pronta a fornire il suo contributo per la creazione e la gestione dell’Ente Parco “Brindisi Natura” e per dimostrare come le buone pratiche ed una corretta, efficace ed efficiente gestione delle attività produca un alto valore aggiunto (si pensi al vicino Parco delle Dune Costiere). Per strutturare la proposta si potrebbe prendere ad esempio il percorso usato per la realizzazione dell’Ente Parco “Roma Natura” che gestisce i parchi del territorio romano, come Legambiente intende dimostrare in una iniziativa pubblica che organizzerà a Brindisi, il 7 ottobre p.v.
Distinti Saluti

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