Dopo il caso del Prete Pedofilo, le Iene sono tornate a Brindisi.
Questa volta l’inviato Giulio Golia ha tentato di far luce sull’incredibile storia che riguarda il Comune di Oria, che avrebbe chiesto ed ottenuto la restituzione di oltre mezzo milione di euro pagato anni fa a titolo di risarcimento dalla famiglia di Mario De Nuzzo, giovane ucciso nel 1991 da un agente della polizia municipale della città del Torneo dei Rioni.
L’avvistamento de “Le Iene” nei pressi di Palazzo di Città ha fatto pensare che la nota trasmissione di Italia 1 avesse preso di mira l’amministrazione comunale di Brindisi. Ma non è così.
Golia, infatti, aveva concordato un incontro con Cosimo Ferretti, Sindaco di Oria, che lavora per una delle associazioni provinciali dei pensionati, che ha sede in Largo Angioli, non lontano dal Comune di Brindisi.
La questione relativa al risarcimento danni da corrispondere alla famiglia De Nuzzo ha avuto un travagliato iter burocratico. Nei primi due gradi di giudizio, il Comune di Oria era stato condannato ad erogare il risarcimento a favore degli eredi del giovane, che è stato ucciso dal vigile urbano Cosimo Braccio (che, per questo, è stato condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato).
Nel 2012, invece, la Cassazione ha ribaltato la decisione della Corte d’Appello di Lecce, sancendo, in via definitiva, che l’omicida agì per scopi personali slegati dalla qualifica di agente della Polizia Municipale (e quindi dipendente dell’Amministrazione Comunale). Di conseguenza la Suprema Corte ha ordinato la restituzione del risarcimento danni erogato dal Comune.
Per questo motivo, la Giunta di Oria ha avviato le procedure esecutive per la riscossione dell’importo. Anche perché in assenza di attivazione, il Sindaco e la Giunta rischierebbero di dover rispondere (anche penalmente) del danno erariale.
No Comments