Accade in San Pietro Vernotico che l’avv. Gravili Valerio lasci sostanzialmente tutti i suoi beni alla Comunità Sampietrana, istituendo il Comune suo erede universale. Ad una condizione: si realizzi una casa di riposo per anziani e portatori di handicap.
Gesto di infinita umanità e solidarietà, da additare come esempio, manifestando gratitudine e massimo riconoscimento.
Accade, sempre in San Pietro Vernotico, che un Sindaco, una Giunta ed una indefinita maggioranza riescano, in due distinti consigli comunali, ad infangare lo straordinario gesto di liberalità e la stessa memoria del defunto.
In un primo Consiglio Comunale del giugno 2013, il Sindaco propone l’accettazione dell’eredità giacente, limitandosi a comunicare, nel modo più freddo ed asettico possibile, la volontà testamentaria dell’Avv. Gravili. Si rimette al Consiglio Comunale per l’eventuale accettazione. Aperta la discussione, i consiglieri di minoranza chiedono in via preliminare informazioni sulla consistenza del patrimonio caduto in successione, facendo peraltro notare come l’Ente Comunale non possa giuridicamente accettare l’eredità se non con il beneficio dell’inventario. Si decide pertanto di procedere all’inventario dei beni in successione, con la raccomandazione dell’opposizione di procedere altresì ad una stima, di massima, del valore commerciale degli immobili, al loro stato di conservazione e manutenzione, alla verifica dei costi per la gestione\conservazione dei beni e, soprattutto, dei costi e delle possibili forme di finanziamento esterno per la realizzazione dell’onere testamentario, ovvero la costruzione della casa di riposo.
Chiusa la discussione, passati ad altro punto, si ricorda finalmente il Sindaco di ringraziare, con parole grottesche e frettolose, l’Avv. Gravili per il gesto compiuto! Nello sconcerto dell’aula consiliare.
Passano nove mesi e nel pomeriggio di sabato 22 marzo 2014 un servile Presidente convoca, alle ore 12,30 (!) del lunedì successivo, un Consiglio Comunale straordinario ed urgente per discutere dell’accettazione dell’eredità Gravili.
Motiva, il sempre confuso Parisi, la convocazione urgente del Consiglio Comunale con l’imminente scadenza del termine per l’accettazione dell’eredità. Giustifica poi – il Sindaco – il ritardo accusato, imputandone le ragioni al Tribunale di Brindisi, al Cancelliere delegato all’inventario, all’agenzia delle entrate, e via dicendo… . Precisa altresì che il verbale di inventario depositato per il Consiglio Comunale non è firmato, non è datato, non è sottoscritto e che è stato oggetto di modifiche riportate nella stesura definitiva. In ogni caso, di fidarsi del lavoro della Giunta e di procedere all’accettazione dell’eredità!
I consiglieri di opposizione si sono astenuti dalla votazione, non potendo responsabilmente fare in modo diverso.
I consiglieri di opposizione hanno voluto rimarcare la straordinaria generosità del Concittadino defunto, ringraziandolo per il gesto di solidarietà compiuto.
Allo stesso tempo, gli stessi hanno denunziato l’assoluta indifferenza e l’incredibile cinismo di Sindaco e compagnia bella verso tale gesto, ancora una volta vilipeso da subdole e strumentali tattiche “politiche”, sterili, puerili, disarmanti, capaci di trasformare una straordinaria opportunità per il paese nel più becero tatticismo politico verso la minoranza.
E’ emersa ancora una volta la totale inettitudine della maggioranza, tale da imporre – al Consiglio Comunale ed alla cittadinanza tutta – una scelta, un voto completamente al buio, una vera e propria scommessa. Già perché, nonostante le raccomandazioni per una seria valutazione del compendio ereditario e nonostante la presenza in giunta di architetti e geometri, nonostante un Ufficio Tecnico, nessuno si è curato di verificare – seppure in modo sommario – lo stato degli immobili ereditati, gli oneri per la conservazione, per la ristrutturazione, le possibili destinazioni d’uso, un minimo piano finanziario e di fattibilità per realizzare la casa di riposo fortemente desiderata dall’Avv. Gravili ed imposto come onere per la conferma dell’eredità stessa, la compatibilità dei tempi di realizzazione della stessa casa di risposo, imposta in tre anni dall’apertura del testamento (avvenuta nel maggio 2012!), e, in ultimo, la possibilità di attingere a linee di finanziamento esterne, vista anche la penuria di risorse proprie del Comune!
Responsabilità amministrative dell’esecutivo, responsabilità politica del Consiglio Comunale, responsabilità dirigenziale degli Uffici avrebbe dovuto imporre, nel solo ed esclusivo interesse dei Cittadini, una scelta consapevole, meditata, suffragata da un corretto esame della situazione, con la previsione di un piano chiaro di obiettivi, costi e benefici.
Non si scommette al buio, ancor più se a pagare è la Comunità.
Nè si può tollerare ancora che mere esigenze di visibilità, squisitamente proprie ed esclusive dell’attuale esecutivo, possano determinare scelte da esibire come risibili medaglie da appendere al petto, orribili patacche dall’ingentissimo costo per la Comunità.
COMUNICATO STAMPA CONSIGLIERI DI MINORANZA: DANIELE ANCORA, GIAMPIERO ROLLO, LUCIA ARGENTIERI, ORONZO GIORDANO, PIERO SOLAZZO, FRANCESCO RAGUSA, ANGELO ESPOSITO, SERGIO VALZANO
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