Oggi, 5 gennaio, anche in Provincia di Brindisi è scattata la corsa all’offerta migliore.
Con l’avvio dei Saldi Invernali è prevista una seconda ondata di corsa all’acquisto dopo il periodo natalizio.
Sono tantissimi gli italiani che sfrutteranno i saldi.
Da un’analisi stilata da Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Research, il 58,5% farà shopping con i saldi invernali del 2017.
E’ una percentuale più alta di quella del 2016 (55%) ma decisamente inferiore a quella di cinque anni fa, pari a quasi il 70%.
Nella lista dei beni preferiti i primi posti vanno ai capi di abbigliamento (92,1%), calzature (79,2%), accessori (32,1%) e biancheria intima (27,4%). Il 78,1% dei consumatori destinerà allo shopping fino a 200 euro. Cresce inoltre la percentuale di chi considera “molto o abbastanza importante” il periodo dei saldi, il 43,9% contro il 42,6% del gennaio 2016.
Il periodo di sconti avrà la durata canonica di 60 giorni e durerà pertanto fino al 5 marzo.
Per aspettare la successiva tornata di saldi estivi, bisognerà aspettare il primo sabato del mese di luglio, che quest’anno sarà proprio l’1.
Per una migliore fruizione delle offerte riportiamo il decalogo che ogni anni viene stilato dal coordinamento istituito dalla Confconsumatori e dall’Associazione Nazionale Dalla Parte del Consumatore: un utile vademecum volto ad evitare disavventure di fine stagione.
1) Fate attenzione ai saldi superiori al 50%, potrebbero nascondere “bufale”, come ad esempio la vendita di merce dell’anno precedente (che ovviamente potrebbe essere ugualmente un buon affare purché il negoziante informi il cliente);
2) la merce in saldo deve essere tenuta separata nettamente da quella venduta a prezzo pieno;
3) è obbligatorio esporre sul cartellino il vecchio prezzo, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato;
4) il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima;
5) i negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito anche con i saldi; in caso di rifiuto non comprate e segnalate il caso per iscritto alla società Servizi Interbancari e a un’associazione di consumatori;
6) conservate lo scontrino, perché costituisce prova di acquisto che obbliga il negoziante a sostituire e/o riparare la merce difettosa o “non conforme”, anche in presenza di cartelli con la dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare;
7) la garanzia per vizi occulti e per assenza di qualità promessa è dovuta dal venditore anche nelle vendite a saldo ed è di due anni dalla vendita secondo il Codice del Consumo;
8) anche gli acquisti on line prevedono il diritto di recedere, senza alcuna penalità e senza specificare il motivo, entro 10 giorni dall’acquisto, come ogni altra vendita di beni a distanza;
9) per ogni problema, si consiglia di segnalare il fatto al locale comando dei Vigili Urbani o all’assessorato comunale competente per il commercio, oltre che al coordinamento istituito dalla Confconsumatori e dall’Associazione Nazionale Dalla Parte del Consumatore;
10) fare attenzione all’ “effetto sforamento”: spesso, infatti, spendiamo più di quanto crediamo di stare risparmiando. Utile sarebbe fare una lista degli acquisti in anticipo, e tenerla sempre sotto occhio nel fare compere.
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