Si è tenuto ieri pomeriggio a Roma presso il Dipartimento per il Coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri il previsto incontro sulla procedura di Autorizzazione alla costruzione ed esercizio del “famigerato” Tap, il Metanodotto che trasporterà gas dall’est Europa in Italia.
“Oggi siamo soddisfatti – ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – perché la Regione ha ribadito le ragioni della propria contrarietà al sito di Melendugno come approdo del gasdotto Tap, una contrarietà frutto di approfondite argomentazioni scientifiche, tecniche, ambientali, paesaggistiche e culturali. La Regione quindi si è dichiarata disponibile a cercare una intesa seria e credibile su possibili alternative localizzative al Gasdotto”.
Infatti, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha chiesto a Tap di valutare l’ipotesi di approdi alternativi, e la società si è riservata di riferire nel corso della prossima riunione.
Parlando di alternative al sito di Melendugno torna, quindi, la candidatura della provincia di Brindisi. Secondo indiscrezioni pare che gli approdi siano stati ipotizzati tre approdi alternativi, due in provincia di Brindisi (la zona industriale del capoluogo e Lendinuso) ed uno al confine tra le province di Brindisi e Lecce (nei pressi di Casalabate).
Nel corso dell’incontro di ieri – secondo quanto riferito dalla Regione in un comunicato stampa – “la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha riferito che sono in corso approfondimenti circa la procedura utilizzata sulla quale la stessa Regione Puglia aveva posto la propria pregiudiziale (ovvero la remissione del procedimento di autorizzazione unica da parte del Mise alla Presidenza del Consiglio dei Ministri comprimendo di fatto tutta la fase istruttoria relativa alla individuazione delle possibili alternative localizzative). La Presidenza del Consiglio si è quindi riservata di decidere, annunciando la necessità di ulteriori approfondimenti tecnico giuridici con i propri uffici legali.
La stessa Presidenza del Consiglio ha preso atto della richiesta della Regione di assegnazione di un congruo termine per la valutazione di alternative localizzative con il coinvolgimento degli enti locali, riservandosi quindi di riferire nella prossima riunione, già convocata per mercoledì 18 febbraio, circa la possibilità di costituzione di un tavolo tecnico che possa analizzare le soluzioni alternative.
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