May 1, 2025

E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una mozione sottoscritta da consiglieri di maggioranza e di opposizione (Cosimo Borraccino, Napoleone Cera, Vincenzo Colonna, Michele Mazzarano, Giuseppe Romano, Paolo Pellegrino, Sabino Zinni, Antonella Laricchia, Gianluca Bozzetti, Andrea Caroppo, Nicola Marmo), con cui si impegna il Presidente della Regione Puglia e la Giunta regionale “ad adoperarsi presso il Governo centrale e il Parlamento della Repubblica affinché vengano poste in essere tutte le iniziative necessarie, sul piano normativo e regolamentare, per consentire la stabilizzazione dei Vigili del Fuoco “discontinui”.

 

 

Di seguito il testo della mozione.

 

Premesso che

 
• L’art. 1 del Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 stabilisce che “Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco è una struttura dello Stato ad ordinamento civile, incardinata nel Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, per mezzo della quale il Ministero dell’Interno assicura, anche per la difesa civile, il servizio di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzione degli incendi su tutto il territorio nazionale, nonché lo svolgimento delle altre attività assegnate al Corpo nazionale dalle leggi e dai regolamenti. Il Corpo nazionale è componente fondamentale del servizio di protezione civile, ai sensi dell’art. 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225”;

 
• Il Corpo dei Vigili del Fuoco, quindi, rappresenta un presidio insostituibile e fondamentale per la salvaguardia dei cittadini e del nostro Paese, e ha sempre svolto efficacemente, con impegno straordinario, alle attese della popolazione civile in tutti i compiti di prevenzione, vigilanza e soccorso tecnico urgente ai quali è preposto per legge, rivelandosi spesso decisivo per garantire l’incolumità e la salvezza di numerose vite umane, come accaduto anche di recente in occasione di drammatici eventi naturali;

 
• Negli ultimi anni il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ha dovuto far fronte alla progressiva diminuzione delle risorse finanziarie stanziate dallo Stato, sempre più scarse, e a rilevantissime carenze di organico, riuscendo comunque, con uno sforzo encomiabile e straordinario, a rispondere efficacemente alle numerose richieste di intervento della popolazione per emergenze grandi o piccole, meritandosi così il rispetto, la stima e l’affetto di tutti gli italiani;
Considerato che

 
• Il Corpo dei Vigili del Fuoco vede, da tempo, la presenza al suo interno di una rilevantissima componente di personale precario, composto da Vigili del fuoco cosiddetti “discontinui” che rappresentano, comunque, una risorsa imprescindibile del Corpo nazionale, senza dei quali i servizi in molti casi si paralizzerebbero e non sarebbe possibile rispondere con tempestività alle richieste dei cittadini;

 
• I Vigili del Fuoco cosiddetti “discontinui” sono privi di contratto a tempo indeterminato e non possono essere chiamati in servizio per più di 14 giorni consecutivi e per più di 160 giorni l’anno;

 
• Questi Vigili del Fuoco discontinui vengono frequentemente richiamati in servizio per far fronte alle croniche carenze di organico, garantendo sempre l’operatività dei comandi e/o integrando le squadre di intervento, venendo spesso utilizzati anche per svolgere attività di ordinaria amministrazione;

 
• La figura del Vigile del Fuoco discontinuo va, peraltro, distinta da quella dei Vigili del Fuoco volontari che svolgono la loro attività nei distaccamenti volontari;

 
• Nonostante la netta distinzione tra le due figure, le stesse vengono considerate entrambe come “volontarie”, con la precisazione (contenuta all’art. 6, comma 1, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139) che “il personale volontario non è legato da un rapporto di impiego all’Amministrazione”, escludendo così qualsiasi possibilità di incardinare tra i Vigili discontinui e il Ministero un rapporto di pubblico impiego;

 
• La condizione di precariato all’interno del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco riguarda, a livello nazionale, migliaia di persone e, nella nostra regione, interessa centinaia di operatori i quali, da anni, svolgono funzioni in tutto e per tutto equiparate a quelle svolte dai colleghi a tempo indeterminato, pur non avendo lo stesso trattamento giuridico e le stesse tutele;

 
• Appare indispensabile adoperarsi presso il Governo centrale e il Parlamento della Repubblica per avviare un percorso che porti quanto prima alla stabilizzazione dei Vigili del Fuoco discontinui

 
Tutto quanto premesso e considerato il Consiglio Regionale della Puglia
Impegna il Presidente della Regione Puglia e la Giunta regionale ad adoperarsi presso il Governo centrale e il Parlamento della Repubblica affinchè vengano poste in essere tutte le iniziative necessarie, sul piano normativo e regolamentare, per consentire la stabilizzazione dei Vigili del Fuoco “discontinui”.

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