Brindisi è la provincia italiana che ha subito il maggiore aumento di temperatura media negli ultimi 50 anni.
Lo rivela la ricerca realizzata dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa/EDJNet nell’ambito del progetto In Marcia con il Clima; i dati utilizzati per lo studio sono quelli prodotti da Copernicus e dallo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (Ecmwf).
Con una crescita di +3,12° Centigradi, la città adriatica precede Roma (+3,07°), Sondrio (+2,98°) e Milano (2,85°).
La temperatura media nelle province italiane, rispetto a 50 anni fa è aumentata di 2,2 gradi centigradi, toccando picchi di oltre 4 gradi in alcune aree del Paese.
Due altre province pugliesi si sono classificate tra le 20 “più riscaldate”: Lecce (2,69°) e Taranto (2,68°),
Questo l’ordine
PROVINCIA VARIAZIONE TOTALE
Brindisi 3,12442
Roma 3,07878
Sondrio 2,98237
Milano 2,85623
Latina 2,79076
Vicenza 2,76399
Monza e della Brianza 2,73769
Bolzano-Bozen 2,71394
Lecce 2,69759
Taranto 2,6825
Campobasso 2,67874
Verbano-Cusio-Ossola 2,66173
Reggio di Calabria 2,65255
Pordenone 2,637
Varese 2,6102
Bergamo 2,58809
Verona 2,56774
Brescia 2,56487
Treviso 2,54296
Frosinone 2,53273
Udine 2,51416
Enna 2,50822
Pescara 2,50542
Teramo 2,49024
Belluno 2,4683
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 2,45111
Novara 2,44311
Lodi 2,43821
Chieti 2,43664
Matera 2,42357
Trento 2,41178
Lecco 2,39974
Biella 2,39104
Cremona 2,37133
Ascoli Piceno 2,36913
Messina 2,3678
Mantova 2,3445
Como 2,33417
Benevento 2,33315
Cagliari 2,32325
Crotone 2,32294
Gorizia 2,31144
Rieti 2,29651
Cosenza 2,27901
Ogliastra 2,26758
Foggia 2,26145
Pavia 2,24507
Vibo Valentia 2,24006
Perugia 2,21121
Isernia 2,19093
Caserta 2,1857
Modena 2,16536
Fermo 2,1606
L’Aquila 2,15975
Salerno 2,15844
Napoli 2,1501
Vercelli 2,13984
Terni 2,13846
Macerata 2,11187
Reggio nell’Emilia 2,11025
Potenza 2,10699
Medio Campidano 2,10149
Avellino 2,07224
Trieste 2,07052
Viterbo 2,07024
Palermo 2,0701
Imperia 2,06342
Prato 2,05504
Bari 2,04938
Piacenza 2,04138
Padova 2,0299
Barletta-Andria-Trani 1,99913
Parma 1,98125
Pistoia 1,9812
Oristano 1,97728
Catanzaro 1,9669
Bologna 1,95986
Carbonia-Iglesias 1,92541
Nuoro 1,91229
Ancona 1,9007
Caltanissetta 1,89359
Arezzo 1,87844
Lucca 1,86428
Alessandria 1,83194
Massa-Carrara 1,8145
Cuneo 1,81331
Pesaro e Urbino 1,76024
Catania 1,74488
Savona 1,74205
Agrigento 1,72201
Firenze 1,71956
La Spezia 1,68339
Grosseto 1,64254
Genova 1,62307
Siracusa 1,57155
Forlì-Cesena 1,55615
Venezia 1,5496
Siena 1,53767
Rovigo 1,53077
Ferrara 1,50198
Asti 1,4737
Ragusa 1,46779
Torino 1,44213
Rimini 1,4212
Livorno 1,36156
Ravenna 1,35891
Sassari 1,33844
Pisa 1,32775
Trapani 1,18818
Olbia-Tempio 1,03065
Si tratta di dati indicativi ma allarmanti, considerando le proiezioni diffuse dalle Nazioni Unite, che han fissato a +1,5 °C il punto di non ritorno per il pianeta, il livello medio mondiale da non superare (al momento il livello climatico medio globale, rispetto all’inizio dell’era industriale che viene considerata come riferimento, si è alzato di 1,1°C). Un limite che, con l’inerzia attuale, dovrebbe invece essere superato tra il 2030 e il 2050. Con conseguenze catastrofiche già irrimediabilmente avviate, come evidenziato da alcuni studi pubblicati in questi giorni in merito alla calotta glaciale della Groenlandia, destinata ormai a sciogliersi. Come evidenziano gli scienziati nemmeno il lock down ha prodotto risultati significativi in tema di global warming.
Il campanello d’allarme suonato dall’Osservatorio non è passato inosservato all’ex euro-parlamentare Marco Cappato (Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e fondatore di EUMANS!, il movimento di cittadini europei attivo sullo sviluppo sostenibile) attualmente attivo a livello internazionale con www.stopglobalwarming.eu, l’unica iniziativa formale già incardinata istituzionalmente sul tema ( VEDI APPROFONDIMENTO) in alternativa all’inerzia della UE, una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) nata da un’idea avanzata da 27 Premi Nobel e 5.227 scienziati e che vanta la fiducia di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come il climatologo L.Mercalli, e artisti come G. Salvatores, O.Toscani, G.Muccino, Pif, Fedez, T.Gelisio, M.Maionchi, G.Covatta N. Zilli, N.Marcorè, G.Innocenzi, C.Capotondi, G.Muccino, Arisa, Pif e P.Pardo.
Stopglobalwarming.eu, promossa insieme a esperti come Alberto Majocchi (Professore Emerito di Scienza delle Finanze all’Università di Pavia) e Monica Frassoni (ex co-Presidente del Partito Verde Europeo), al raggiungimento del milione di firme chiederà alla Commissione Europea di impegnarsi a elaborare la proposta legislativa di fermare il riscaldamento globale spostando le tasse dalle persone all’ambiente, e dunque tassando le emissioni di CO2 e riducendo le tasse sul lavoro. Secondo la proposta, chi emette anidride carbonica in Europa pagherebbe un prezzo a tonnellata (dai 50 euro iniziali a 100 dopo 5 anni) incentivando il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. In questo modo l’Unione Europea potrebbe ricavare un tesoretto di 180 miliardi di euro all’anno per ridurre la pressione fiscale sui lavoratori europei.
Per raggiungere il milione di firme necessario, notizia dell’ultim’ora, è appena stato prorogato di 6 mesi il termine inizialmente fissato al 20 luglio 2020, e ora spostato al 20 gennaio 2021.
“Il tema del riscaldamento globale è maggiormente percepito nel corso della stagione estiva a causa dell’innalzamento delle temperature, ma, come confermano alcuni studi pubblicati in questi giorni da autorevoli riviste scientifiche, l’emergenza, in alcune aree del pianeta ha già prodotto danni irreversibili – dichiara Marco Cappato -. Occorre una vera svolta che combini le esigenze dell’economia e dell’ecologia, tassando le emissioni di Co2 per evitare una catastrofe planetaria, scenario più che probabile se le politiche nazionali resteranno invariate. Soltanto i cittadini europei possono ora mettere sul tavolo le proposte che i Governi non hanno avuto il coraggio di formulare in modo adeguato. Se riusciremo a raccogliere un milione di firme da almeno 7 Stati membri, la Commissione europea sarà così formalmente obbligata ad esprimersi su una proposta finalmente adeguata ad affrontare l’emergenza climatica. Stop.globalwarming.eu è un’opportunità concreta e incardinata a livello istituzionale. Ci rivolgiamo a chi è informato e già consapevole dell’emergenza, e a chi sostiene le numerose campagne di sola sensibilizzazione che però sono state accolte con indifferenza dai paesi membri dell’UE. Serve la firma di tutti su www.stopglobalwarming.eu perché al raggiungimento dell’obiettivo questa proposta diventerà obbligatoriamente oggetto di discussione in Commissione Europea”.
La regione che ha registrato l’incremento maggiore è il Lazio (+2,66 °C), seguita da Trentino-Alto Adige (+2,57 °C) e Lombardia (+2,56 °C).
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