Era stato presentato come uno degli eventi dell’estate pugliese.
Boy George, celeberrimo cantante e dj inglese, assieme a Goran Bregovic, rappresentava il piatto forte della XVIII edizione della Ghironda Summer Festival, la rassegna musicale che si svolge tra Ceglie Messapica e Locorotondo.
Invece, dopo un primo rinvio, il leader dei Culture Club ha dato il definitivo forfait. E così è saltato completamente il dj set previsto domenica 17 agosto al Mavù di Locorotondo, l’evento che avrebbe chiuso alla grande il festival di successo.
La notizia è stata comunicata dal management di Boy George agli organizzatori della Ghironda Summer Festival soltanto poche ore prima dell’esibizione ed ha scatenato la grossa delusione del pubblico che aveva pagato il biglietto e raggiunto la nota discoteca ricavata nello splendido scenario dei trulli della campagna tra Cisternino e Locorotondo.
Questo il comunicato degli organizzatori: “A causa di circostanze impreviste Boy George non sarà in grado di esibirsi questa sera per La Ghironda Festival presso il Mavù Club, Locorotondo, Italia.
Boy George, la sua gestione ed i promotori di questo evento sono profondamente dispiaciuti per questa situazione dovuta alle condizioni di salute dell’artista. Chiediamo scusa a tutti i fan che hanno acquistato i biglietti e agli organizzatori di questo evento, che sono stati professionali durante tutto il nostro rapporto, avendo già accettato un cambiamento di data e che hanno fatto tutto quanto in loro potere per rendere possibile questo evento”.
Ai responsabili del Ghironda Summer Festival non è restato altro che scusarsi per lo spiacevole inconveniente, ma resta l’amaro in bocca per quello che era stato presentato come il ritorno in pista dell’eccentrico cantante di “Do You really want to hurt me”, seppure nelle vesti di Dj.
Quella della valle d’Itria sarebbe dovuta essere la tappa di preparazione verso le esibizioni di Ibiza, ma nulla di tutto ciò è stato.
Il riferimento alle condizioni di salute di Boy George presente nel comunicato non può che riportare alla mente ai problemi che hanno caratterizzato la “seconda vita” dell’artista anglosassone.
Dopo il successo con i Culture Club, Boy George, infatti, è entrato in una spirale autodistruttiva segnata da problemi con le droghe, eroina e cocaina in primis, e da vicende di cronaca nera che sono rimaste avvolte nel mistero.
La voce non è più quella di una volta, il cranio senza capelli ha sostituito la folta chioma, le sue splendide canzoni non hanno più fatto capolino e di lui si è parlato quasi esclusivamente per le condanne ricevute per aver picchiato un escort norvegese e per essere stato trovato con diversi grammi di cocaina. Ed anche – a dir la verità – della possibile riabilitazione di un ex stella mondiale fotografato “lucidissimo” mentre spazzava le strade di New York e di un uomo che ha aveva trovato espiazione nella spiritualità nel buddismo.
Adesso lo sgarbo alla Puglia seppur giustificato con le precarie condizioni di salute che metterebbe (il condizionale è d’obbligo) un macigno sulla sua affidabilità in vista della top 100 djs e dell’annunciato ritorno dei Culture Club.
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