Il nuovo Piano della Sosta approvato dalla Giunta Comunale di Brindisi suscita forti critiche da parte di amministratori locali, politici e cittadini. Diverse voci, in particolare sui social, esprimono il loro disappunto riguardo a un provvedimento che, secondo molti, grava pesantemente sui bilanci familiari e sull’economia cittadina, senza fornire certezze sul rilancio del centro storico o la risoluzione dei problemi legati alla BMS.
Critiche aspre provengono anche da consiglieri comunale e dirigenti di forze politiche.
Michelangelo Greco, consigliere comunale, non ha dubbi: “L’aumento della Tari, l’introduzione dei pass sosta con tariffe giornaliere triplicate e la previsione di sanzioni stradali che potrebbero toccare i 3 milioni e 650 mila euro, renderanno il 2025 un anno carissimo per i brindisini,” sottolineando come i cittadini siano già alle prese con un aumento generalizzato dei costi.
Anche Lino Luperti, consigliere comunale, commenta amaramente l’aumento delle tariffe di parcheggio. “Gli abbonamenti in centro sono passati da 70 a ben 300 euro, con un incremento delle tariffe orarie e degli orari di pagamento. Un altro disastro per i cittadini,” afferma, puntando il dito contro l’amministrazione comunale per quella che definisce una decisione iniqua.
Alessandro Antonino, altro consigliere comunale, si fa portavoce del malcontento: “Un abbonamento che passa da 70€ a 300€, tariffe orarie aumentate, orari di pagamento estesi. Questa manovra graverà ancora di più sulle tasche di chi già sta affrontando un costo della vita insostenibile. Le decisioni come questa allontanano i cittadini dal centro e creano enormi disagi a chi ci vive e lavora. Eppure, nessuno sembra rendersi conto del danno che stiamo subendo.”
Riccardo Rossi, consigliere comunale e già sindaco di Brindisi, fa un’analisi più ampia della politica fiscale dell’amministrazione: “In soli 18 mesi hanno aumentato l’IRPEF di 3,1 milioni di euro, la Tari di 6 milioni e ora, con questo nuovo piano della sosta, gli abbonamenti in centro schizzano da 70 a 300 euro, senza contare l’aumento delle tariffe orarie. Unica eccezione? Le compagnie aeree, che ringraziano per l’eliminazione della tassa di imbarco. Come sempre, è colpa di Rossi.”
Anche il Partito Democratico di Brindisi, attraverso l’intervento di Oreste Pinto, ex assessore al Commercio, esprime il suo disappunto: “Aumentare indiscriminatamente le tariffe dei parcheggi e degli abbonamenti è una scelta che penalizza famiglie, lavoratori e commercianti. Senza un piano concreto per il rilancio del commercio, il rischio è che il centro storico perda ancora di più la sua vitalità economica, a vantaggio dei centri commerciali periferici.” Pinto sottolinea anche il contrasto tra la gestione del comune e le difficoltà quotidiane dei cittadini, criticando l’assegnazione di oltre 80mila euro per lo staff del sindaco proprio mentre si chiedono sacrifici ai brindisini.
Il clima di malcontento sembra crescere, assieme alla convinzione che il Piano della Sosta rischia di danneggiare irreparabilmente l’economia e la vivibilità della città.
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