La Provincia di Brindisi si conferma location ideale per film di successo.
San Pancrazio Salentino, Ostuni e Brindisi sono, infatti, i luoghi in cui è stato girato gran parte di “365 giorni”, il film tratto dal primo libro della trilogia erotica della scrittrice polacca Blanka Lipińska, che è subito balzato ai primi posti della classifica mondiale dei titoli più visti su Netflix.
Il successo planetario del lungometraggio è attribuibile soprattutto alle numerose scene di sesso che, secondo Decider, sono la cosa più vicina al porno di tutto il catalogo Netflix.
Protagonista principale è Michele Morrone (fisico statuario già visto in fiction come “Sirene” e in programmi come “Ballando con le Stelle”) nei panni di Massimo Torricelli, un boss della mafia siciliana che rapisce una giovane donna di nome Laura (Anna-Maria Sieklucka) con l’obiettivo di farla innamorare di lui entro un anno, appunto i 365 giorni del titolo.
Benché la trama del film lasci intendere che tutto si svolga all’ombra dell’Etna, Castello Monaci, le strade di Ostuni e la litoranea di Brindisi non passano inosservati, rappresentando luoghi magici che danno senso e sostanza ad un film visto da milioni di persone in tutto il mondo.
Se si pensa a quanto il meritorio operato dell’Apulia Film Commission, in una sola decade, abbia contribuito a cambiare l’immagine e a dare prestigio mondiale alla nostra regione, si comprende quali vantaggi, in termini di marketing territoriale, può offrire la presenza delle bellezze della Provincia di Brindisi in uno dei film di maggiore successo nella piattaforma di streaming più famosa del mondo.
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