May 25, 2025

“Do ut des”.
E’ questo il nome della vasta operazione del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi che è in corso in queste ore nelle province di Brindisi, Bari e Lecce ed in particolare nel comune di Cellino San Marco.

 

I militari dell’Arma stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Dott.ssa Paola Liaci, Gip del Tribunale di Brindisi, su richiesta del Dott. Antonio Costantini, pubblico ministero presso la Procura della Repubblica.

 

Alla sbarra vi sono 14 indagati, tra i quali ex amministratori del Comune di Cellino San Marco (Brindisi), imprenditori ed un pregiudicato vicino alla Sacra Corona Unita. Le accuse sono associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia.

 

sindaco CascioneL’operazione odierna è la conseguenza giudiziaria degli avvenimenti che, tra l’altro, avevano condotto allo scioglimento del Consiglio Comunale di Cellino San Marco per condizionamento mafioso.

 

L’indagine “Do ut des” ha portato alla luce una vera e propria organizzazione criminale, facente capo al Sindaco uscente, Francesco Cascione, che pilotava sistematicamente gli appalti ed i concorsi comunali, in cambio di tangenti.

 

Maggiori dettagli sull’operazione saranno disponibili al termine della conferenza stampa, presieduta dal Procuratore Marco Dinapoli, prevista presso la Procura della Repubblica di Brindisi alle ore 10.30

 

Da tempo era di dominio pubblico la notizia che vi fossero almeno due inchieste sul Comune di Cellino San Marco. Una riguardava l’amministrazione ed era coordinata dal Dott. Costantini, l’altra era direttamente nelle mani della DDA e concerneva la serie di attentati nei confronti del sindaco, l’avvocato penalista Francesco Cascione (Pdl) e di alcuni componenti della giunta ma anche i rapporti di Cascione con elementi di rilievo della Sacra corona unita.

In più occasioni, i carabinieri di Cellino San Marco avevano acquisito documentazioni presso il Comune o le abitazioni degli amministratori.

 

Nel luglio 2012 il Prefetto di Brindisi aveva inviato una commissione antimafia che ha concluso il proprio lavoro nel dicembre del 2013, quando è stata inviata una dettagliata relazione al Viminale.

Nell’aprile 2014, il Consiglio Comunale di Cellino San Marco era stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’ Interno “al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali nelle quali sono state accertate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata”.

 
Angela Gatti
Pubblicato il: 10 Apr, 2015 @ 07:56

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