May 2, 2025

web loc mostra bartolo longoVenerdì 16 Gennaio 2015, alle ore 11, a Brindisi, presso la sala conferenze di Palazzo Nervegna, in occasione dell’XI Meeting della Cittadinanza Piena e Universale, sarà presentata ed inaugurata la mostra didattica itinerante “Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca”, realizzata dalla Fondazione Opera Beato Bartolo Longo con il patrocinio e la collaborazione della Città di Brindisi.

 

Dal 19 gennaio al 28 febbraio 2015, la mostra sarà aperta, a Brindisi, presso l’ex Complesso delle Scuole Pie, ed accoglierà, in un straordinario itinerario artistico, scuole, famiglie e cittadini.

Si tratta di un’occasione importante per conoscere l’esperienza di tre grandi maestri del Rinascimento italiano che hanno saputo vedere, scoprire e far conoscere la bellezza, attraverso le loro opere, in un momento storico in cui il peso della crisi sembra annientare ogni prospettiva di speranza.

 

Interverranno il Sindaco della Città di Brindisi, dott. Mimmo CONSALES, l’Arcivescovo di Brindisi – Ostuni, mons. Domenico CALIANDRO, il presidente della Fondazione OBBL, Don Franco GALIANO, il responsabile dei servizi culturali della Città di Brindisi, l’architetto Maurizio MARINAZZO, il professore Giacomo CARITO, presidente Società di Storia Patria della Puglia, avvocato Alessandro NOCCO, direttore generale Fondazione Opera Beato Bartolo Longo e Savino D’ANDREA, responsabile della mostra.

 

LA MOSTRA

 

Titolo:
L’avventura della conoscenza nella pittura di Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca
A cura di:
Marco Rossi, Alessandro Rovetta.  Con la collaborazione di alcuni studenti di Storia dell’arte dell’Università Cattolica di Milano.  ù

 

Contenuto:
Nel giro di un quarto di secolo, in pieno Quattrocento, tra Firenze e Arezzo si manifestano tre episodi figurativi che segnano più di altri il passaggio dal Medioevo al Rinascimento, in un serrato confronto tra tradizione e attualità. Storicamente sono anni complessi, difficili, affascinanti. Bisanzio, ultimo baluardo europeo contro i Turchi, subisce l’assedio e la capitolazione per mano del Solimano; la Chiesa, riaffermata stabilmente la sede romana, torna ad essere guidata da un solo pontefice e cerca di riunire alla cattedra di Pietro le comunità greche e armene; gli ordini monastici si riformano per recuperare il carisma dei loro fondatori; nelle città italiane, dove famiglie potenti per armi o per denaro si contendono il primato politico, fiorisce la cultura umanistica nei suoi molteplici aspetti letterari, filosofici e scientifici. In questo contesto di transizione, audace e contraddittorio, Masaccio saliva sui ponteggi della cappella Brancacci a immedesimarsi, attraverso la pittura, nei gesti e nei passi di San Pietro al seguito di Cristo; meno di vent’anni dopo Beato Angelico, sempre per immagini, rinnovava ai suoi confratelli l’attrattiva dell’affezione a Cristo nelle celle e nei luoghi comuni del convento fiorentino di San Marco; da ultimo, varcata la metà del secolo, in San Francesco ad Arezzo, Piero della Francesca raccontava con evidenza spettacolare i fatti salienti della Leggenda della Croce, facendone monito perché la cristianità non trascurasse l’oriente e Gerusalemme. In questi cicli la dimensione creativa personale degli artisti emerge in un’incontenibile urgenza di bellezza e di significato, che affronta di petto le contraddizioni di un difficile momento storico e culturale, impegnandosi a rendere contemporanei fatti avvenuti nel passato, ma carichi di una pretesa per gli uomini di tutti i tempi. Proprio dipingendo quei fatti e quei personaggi si realizzava per loro l’avvenimento della conoscenza, la possibilità di un rapporto vivo e impegnato. E quale esperienza faceva un fiorentino che passava dal Carmine e osservava lo sguardo teso e obbediente di Pietro? O un novizio domenicano che entrava nel convento di San Marco pronto a spenderci la vita e si trovava nella cella l’immagine di un suo confratello abbracciato al Crocefisso? O un aretino che appena entrato in San Francesco veniva subito attratto dal dispiegamento cromatico di quella storia che partiva addirittura da Adamo? Sono queste le domande che ci siamo posti e che vogliamo riproporre in un percorso espositivo che non vuole essere l’impossibile resoconto storico critico su tre protagonisti assoluti dell’arte quattrocentesca, ma l’invito a ritrovarsi in quell’esperienza straordinaria di conoscenza e creatività che è stata innanzi tutto vissuta dai loro autori e che da secoli continua a riproporsi a tutti. Per questo si è voluto creare un itinerario di immedesimazione nelle immagini che verranno riproposte a grandezza naturale, come se ci si ritrovasse nella Cappella Brancacci piuttosto che nei corridoi del convento di S. Marco o davanti al coro di S. Francesco, con modalità rappresentative diverse che privilegeranno l’esperienza visiva che è quella propria dell’invenzione artistica. La sequenza sarà quella cronologica, cercando di evidenziare come si passa “dalla condensazione onnidrammatica di Masaccio”, attivamente teso sul reale, alla “calma universalità d’interessi” di Piero, catturato dal fascino della scienza. Forse qui si avverte tutta la criticità del passaggio dal Medioevo all’Umanesimo. Ci accompagneranno in questo affondo documentazioni e provocazioni colte dal più ampio contesto storico e culturale. La mostra si chiuderà con un più serrato gioco di rimandi e di ricordi visivi che confluiranno in un punto sintetico che farà risaltare di questi artisti, come loro lascito, quell’urgenza di conoscenza e di bellezza che, vissuta nel confronto con la tradizione e nell’impegno con il reale, li ha condotti a una riscoperta della fede e a un rinnovamento della cultura artistica

 

Formato:
Numero di pannelli
La mostra è composta da  52 pannelli + 1 video:
– N. 14 pannelli di forex 100×200 cm (pannelli di testo)
– N. 12 pannelli di forex 35×100 cm (didascalie opere di Beato Angelico)
– N. 13 pannelli di forex 104.5×300 cm (ricostruzione della Cappella Brancacci)
– N. 9 pannelli di forex 100×140 cm (opere di Beato Angelico)
– N. 1 pannello di forex 120×100 cm (opera di Beato Angelico)
– N. 1 pannello di forex 150×100 cm (opera di Beato Angelico)
– N. 1 pannello di forex 200×140 cm (opera di Beato Angelico)
– N. 1 pannello di forex 240×140 cm (opera di Beato Angelico)
– N. 1 video (opere di Piero della Francesca)

Sequenza dei pannelli
Pannello n. 0, 100×200 (colophon) Masaccio
Pannello n. 1, 100×200 (La Cappella Brancacci)
Pannello n. 2, 100×200 (Pietro secondo Masaccio)
Pannello n. 3, 100×200 (Schema iconografico) La Cappella Brancacci N. 1 pannello 522,5×300 a composizione composto da N. 5 pannelli 104,5×300 (La cacciata dal Paradiso + Il tributo)  N. 1 pannello 313,5×300 a composizione composto da N. 3 pannelli 104,5×300 (La predica di San Pietro + Il battesimo dei neofiti + San Pietro che risana con l’ombra gli infermi + La distribuzione dei beni e la mostre di Anania) N. 1 pannello 522,5×300 a composizione composto da N. 5 pannelli 104,5×300 (La guarigione dello storpio e la resurrezione di Tabità + La tentazione di Adamo ed Eva) Beato Angelico Pannello fotografico n. 4, 100×140 (San Domenico abbraccia la Croce)
Pannello n. 4, 100×200 (S. Domenico abbraccia la Croce)
Pannello n. 5, 100×200 (Il Convento di San Marco)
Pannello n. 6, 100×200 (L’Angelico a San Marco)
Pannello n. 7, 100×200 (La decorazione della celle) Il Convento di San Marco Pannello fotografico n. 8, 100×140 (Trasfigurazione)
Pannello n. 8, 35×100 Pannello fotografico n. 9, 200×140 (Annunciazione)
Pannello n. 9, 35×100  Pannello fotografico n. 10, 100×140 (Presentazione al tempio)
Pannello n. 10, 35×100  Pannello fotografico n. 11, 100×140 (Cristo risorto alle pie donne)
Pannello n. 11, 35×100  Pannello fotografico n. 12, 100×140 (Cristo deriso)
Pannello n. 12, 35×100  Pannello fotografico n. 13, 120×100 (Istituzione dell’eucarestia)
Pannello n. 13, 35×100  Pannello fotografico n. 14, 100×140 (Cristo al limbo)
Pannello n. 14, 35×100  Pannello fotografico n. 15, 100×140 (Noli me tangere)
Pannello n. 15, 35×100 Pannello fotografico n. 16, 150×100 (Madonna delle Ombre)
Pannello n. 16, 35×100 Pannello fotografico n. 17, 100×140 (Incoronazione della Vergine)
Pannello n. 17, 35×100 Pannello fotografico n. 18, 100×140 (S. Domenico abbraccia la Croce)
Pannello n. 18, 35×100 Pannello fotografico n. 19, 240×140 (Crocifissione)
Pannello n. 19, 35×100  Piero della Francesca
Pannello n. 20, 100×200 (Lo scisma d’occidente)
Pannello n. 21, 100×200 (L’osservazione religiosa)
Pannello n. 22, 100×200 (La caduta di Costantinopoli)
Pannello n. 23, 100×200 (Arezzo, i Francescani, i Bacci)
Pannello n. 24, 100×200 (Piero della Francesca)
Pannello n. 25, 100×200 (Il Ciclo della vera Croce) Il Ciclo della Croce
La mostra è divisa in 3 sezioni.
– Introduzione: pannello n. 0.
– Sezione I (Masaccio e la Cappella Brancacci): dal n. 1 al n. 3 + la riproduzione della Cappella Brancacci.
– Sezione II (Beato Angelico e il Convento di San Marco): dal n. 4 al n. 19.
– Sezione III (Piero della Francesca e il Ciclo della Croce): dal n. 20 al n .25 +  video di approfondimenti su Piero della Francesca

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