Apprendiamo la notizia della cancellazione del porto di Brindisi dagli scali croceristici della compagnia MSC per l’anno 2016.
La notizia non può non dispiacerci, sia per quelle che sono state le ricadute economiche e commerciali che la compagnia ha generato nel corso di quest’anno, sia per l’impegno e la qualità dei servizi offerti dalla città (e dai nostri commercianti in primo luogo) ai passeggeri della compagnia.
Spiace costatare che l’alto gradimento registrato trai passeggeri, gli enormi investimenti economici profusi dall’Autorità Portuale e dall’Amministrazione Comunale, la totale assenza di fenomeni criminali che “sempre” accompagnano i flussi turistici nel nostro paese, non siano bastati a convincere la MSC.
Va però detto che la strada tracciata è e rimane quella giusta.
Un percorso di rilancio turistico del territorio che, partendo dalle compagnie da crociera (MSC è solo una delle centinaia esistenti), deve guardare all’industria turistica come settore in grado di generare nella nostra città migliaia di posti di lavoro ogni anno, un “industria eco compatibile”, fatta di Bar, Ristoranti, Hotel, Stabilimenti Balneari, Guide Turistiche, società di animazione, ecc., che devono essere incentivate ed accompagnate nella loro azione di sviluppo e promozione.
Brindisi deve sperare che il suo porto possa ospitare nel 2016 altre navi da crociera, ma non deve mai dimenticare che oggi ha un Aeroporto che vede il transito nel 2015 di oltre 2.160.000 passeggeri; un patrimonio, un’opportunità che non può e non deve essere trascurata, in attesa del ritorno della MSC nel nostro porto; un’occasione che per essere colta ha però bisogno di programmazione, sinergia, concertazione ed attenzione verso la nostra categoria, il cui unico interesse è quello di ridare splendore alla nostra città ed un’occasione ai nostri giovani.
Antonio D’Amore
Presidente Provinciale CONFESERCENTI BRINDISI
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