Nei giorni scorsi, il Senatore Vittorio Zizza ha svolto in Commissione Ambiente, nell’Aula del Senato, un approfondito lavoro dopo che il Senatore D’Ambrosio Lettieri (dei Conservatori e Riformisti) aveva avviato le audizioni sulla Centrale termoelettrica Enel di Cerano.
Il Senatore Zizza, invece, ha richiesto l’acquisizione degli studi C.N.R. da cui è emerso l’impatto sull’ambiente della stessa centrale.
Contestualmente, è stata avviata richiesta di sollecito per l’acquisizione della Relazione Arpa-Puglia poiché nel testo si evince che la certificazione Emas (Eco management and audit scheme) non corrisponderebbe, ad oggi, ai criteri qualitativi richiesti, così come evidenziato dal Prof. Giorgio Assennato, già ascoltato in Commissione Sanità.
La Certificazione Emas non è altro che uno strumento volontario creato dalla Comunità Europea, al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni, le aziende, così come pure gli enti pubblici. Per tale motivo, sia secondo Zizza che Lettieri, si rende necessario integrare il lavoro delle due commissioni (Ambiente e Salute) al fine di poter arrivare a un’indagine conoscitiva maggiormente completa relativa alla situazione della Centrale Enel di Brindisi. Con queste audizioni sono stati sollecitati i sopralluoghi tecnici e scientifici per giungere a una completa valutazione politica e, se si renderà necessaria, anche una interrogazione parlamentare.
Nello stesso tempo, vorrei ricordare, che i due senatori continuano a invitare alla prudenza per evitare inutili allarmismi così come la sottovalutazione del problema.
Arpa e C.N.R. hanno illustrato i relativi studi e ognuno è giunto a conclusione attraverso metodi diversi di ricerca, sotto il profilo epidemiologico e dell’impatto sulla salute. Il caso non può restare chiuso perché vi è in ballo la vita delle persone, e anzi deve necessariamente essere ulteriormente approfondito.
L’analisi fatta da Zizza e Lettieri è la seguente: la Centrale Enel di Cerano ha grosse potenzialità e impone un monitoraggio costante.
Concludendo, avendo la stessa Arpa-Puglia espresso parere negativo al rilascio del marchio di qualità Emas, i Senatori Zizza e Lettieri restano in attesa di ricevere una risposta chiara ai quesiti posti in seno alle Commissioni per il proseguo del lavoro.
“Per ora l’istruttoria resta aperta” dichiarano i Conservatori e Riformisti di Brindisi, non dimenticando che all’interno della Centrale di Cerano ci sono dei lavoratori e che intorno ad essa ruotano una serie di aziende, che già di per sé vivono una fase di grossa criticità, con la consapevolezza che Brindisi e la sua provincia mai potrà rinunciare a un investimento di tale portata. Le istituzioni locali e la politica nazionale, ognuno per sé, devono vigilare affinché i parametri delle emissioni inquinanti prodotte dal carbone e quelle di CO2 rendano concreto il concetto di “carbone pulito” in terra di Brindisi.
L’Enel è protagonista di forti investimenti sugli impianti industriali negli ultimi mesi e la stessa azienda nella Centrale di Cerano è impegnata nella realizzazione delle cosiddette “dune” (una sorta di capannoni per la copertura del carbone), il tutto per il miglioramento del monitoraggio ambientale per garantire risultati sempre più crescenti e per rispondere alle aspettative della popolazione.
Vogliamo essere cittadini a tutti gli effetti accettati e integrati nelle comunità locali con un ruolo importante nella crescita e nello sviluppo sostenibile ambientale.
Noi Conservatori e Riformisti di Brindisi lo siamo sempre stati, lo eravamo e lo saremo ancora, con l’orgoglio di sentirci responsabili delle trasformazioni e delle attese di tutti coloro che credono in un modello di sicurezza sostenibile e migliorativa, per noi e per le generazioni future.
COMUNICATO STAMPA MICHELE DI DONNA – CONSERVATORI E RIFORMISTI, CLUB DI BRINDISI
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