“Apprendiamo con piacere che l’iter per l’intitolazione della sala-stampa del Palasport “Pentassuglia” al compianto presidente Antonio Corlianò, avviato dalla società sportiva New Basket Brindisi e concluso con il rigetto della richiesta dovuta a un difetto di comunicazione tra gli uffici comunali e quelli della prefettura, potrà essere rivisto e concluso in maniera positiva, così come da noi auspicato sin dal primo momento, visto il ruolo di primissimo piano avuto da Corlianò nella storia recente del basket brindisino”.
E’ quanto ha detto oggi il sindaco Angela Carluccio in un comunicato inviato dal suo Portavoce.
La nota stampa odierna arriva dopo le polemiche scatenate dalla notizia che il Comune di Brindisi, attraverso una nota a firma del Dott. Zizzi, non aveva accolto la richiesta di intitolare la sala stampa del PalaPentassuglia al Presidente Corliano, avanzata dalla società New Basket Brindisi in data 26/08/2016 e protocollata dal Comune il 29/08/2016.
Nella nota, il Capo di Gabinetto specificava che, “sentita per le vie brevi la locale prefettura”, il Comune ha deciso di applicare una legge dello stato che vieta di intitolare strade, piazze, monumenti, lapidi ed “altri ricordi permanenti situati in luogo pubblico o aperto al pubblico” a persone che non siano decedute da almeno dieci anni”.
La società aveva risposto evitando le polemiche e auspicando la ripresa dell’iter autorizzativo. La New Basket, comunque, ricordava “che la richiesta inoltrata al comune di Brindisi prevede l’intitolazione di una stanza all’interno di un palazzetto dello sport e non di una via, piazza, monumento o struttura di altro genere”, che esistono strutture pubbliche a livello nazionale intitolate a persone viventi e che la stessa Amministrazione Comunale di Brindisi ha acconsentito ad intitolare due settori dello stadio Fanuzzi ad un tifoso e ad un calciatore che erano deceduti da meno di un decennio.
Su facebook, invece, i toni erano elevati sin da subito: la quasi totalità dei commentatori aveva criticato la scelta del Capo di Gabinetto ricordando che la norma ha trovato tantissime eccezioni, anche a Brindisi, e che era stato fatto uno sgarbo alla memoria di una persona amata. In molti, inoltre, avevano fatto presente che la legge non sarebbe applicabile per le intitolazioni di sale ma sono per vie, strade, monumenti e lapidi e che, in ogni caso, il Comune avrebbe potuto far ricorso alla deroga prevista dalla stessa legge.
Adesso il Comune cambia nuovamente linea di indirizzo, dopo un consulto “più accurato” con la Prefettura. Bene cosi, la memoria di Antonio Corliano merita di essere onorata senza se e senza ma…
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