Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei lavoratori diretti e dell’indotto della Centrale Edipower di Brindisi. Grande è stato lo sconcerto il disappunto dei lavoratori, nei confronti delle Istituzioni Comune, Provincia e ASI, che si sono prodigate per esprimere pareri negativi, rispetto all’investimento di 120 Milioni di Euro, per la realizzazione del nuovo impianto di produzione di CSS Combustibile e la depurazione dello stesso in ecoergite.
Sconcerto, anche, per il mancato incontro che il Sindaco, aveva garantito ai lavoratori in occasione dell’Assemblea svoltasi presso Palazzo Nervegna, per illustrare preventivamente la posizione del Comune di Brindisi.
La politica del NO ad ogni costo ha prevalso!!! Così da fornire un incredibile alibi per A2A Ambiente, la più grande azienda italiana di recupero energetico dai rifiuti, per concentrare l’investimento solo in Sicilia e lasciare senza alcuna prospettiva occupazionale i 250 lavoratori diretti e dell’indotto della Centrale di Brindisi.
Presso la sede di Confindustria a Messina, dopo alcune discussioni presso la Prefettura, si è svolto un primo incontro che proseguirà il prossimo 27 aprile ’15, per provare a concordare un Accordo di Programma, con la partecipazione delle istituzioni locali per la riconversione degli impianti siciliani.
La politica del NO, a Brindisi ha trascinato le Istituzioni in una incomprensibile battaglia contro chi, di fatto, riduce l’impatto ambientale, salvaguarda l’occupazione e contribuisce in modo fattivo, con il proprio piano industriale, alla chiusura del ciclo dei rifiuti. Non ha neppure provato, a concordare lo smontaggio dei gruppi di produzione, magari condizionando la scelta industriale ad un uso esclusivo di CSS/ecoergite, ottenuto con i rifiuti indifferenziati dopo una differenziata spinta e abbattere in maniera significativa i costi per i cittadini derivanti dallo smaltimento in discarica dei rifiuti. Chiedere di sostituire il carbone con una implementazione dell’impianto solare già esistente sul tetto delle caldaie Edipower, con ulteriori impianti di solare di nuova generazione. Un Accordo di Programma, anche, per occupare nel nuovo impianto, i lavoratori dell’indotto e magari, anche, quelli della ex Termomeccanica, con professionalità spinta nelle attività del settore.
Tutto questo a Brindisi non accade!!! I lavoratori si chiedono perché e quanto questa politica sia realmente finalizzata al bene della comunità.
Nel corso dell’assemblea i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali, hanno espresso condivisione e soddisfazione per l’impegno assunto, da sua eccellenza il Prefetto di Brindisi dott. Nicola Prete, di convocare Azienda, Istituzioni locali e Sindacato, a valle della pubblicazione dei verbali della conferenza di servizio, dove saranno chiare le posizioni espresse utili ad interrogarsi sul futuro occupazionale dei 250 lavoratori coinvolti nella vertenza Edipower di Brindisi.
L’assemblea ha deciso ulteriori iniziative, che verranno realizzate nei prossimi giorni.
Brindisi, lì 23 aprile ’15
Le Strutture Territoriali di
FILCTEM CGIL FLAEI CISL UILTEC UIL
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