Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera delle Segreterie unitarie del comparto elettrico, inviata alla Regione Puglia, Assessori al Lavoro Sebastiano Leo, allo Sviluppo Economico Loredana Capone e al nuovo Prefetto
di Brindisi Dott. Vardè Annunziato, con la quale si richiede la riconvocazione del tavolo di crisi per i lavoratori della Centrale Edipower di Brindisi.
Oggetto: Richiesta riconvocazione tavolo di crisi Centrale termoelettrica Edipower di Brindisi.
Le scriventi segreterie sindacali, a distanza di oltre un mese dall’incontro svolto presso la regione, alla presenza dell’Assessore Regionale al Lavoro e del Sindaco di Brindisi in rappresentanza del Comune e della Provincia, intendono riproporre all’attenzione il dramma dei lavoratori diretti e dell’indotto della centrale Edipower di Brindisi.
In quella sede le organizzazioni sindacali hanno confermato la richiesta di esplorare nuove ipotesi di investimento per mantenere la realtà produttiva Edipower sul territorio, evidenziando la necessità di offrire ai lavoratori coinvolti nel piano di ricollocazione, presso altri siti del Gruppo A2A, una risposta occupazionale e tornare al lavoro nel territorio di appartenenza.
Come segreterie sindacali, avevamo avanzato la proposta di trasformare il sito in un polo tecnologico di energie rinnovabili, implementando l’impianto fotovoltaico montato sul tetto della sala macchine con impianti di energia rinnovabile solare termodinamica e chiedere ad A2A Ambiente la costruzione degli impianti previsti nel Piano regionale per il recupero di materia e per la chiusura del ciclo dei rifiuti.
Da tale data non vi è percezione di alcuna novità di interlocuzione tra le parti, per ricercare i possibili investimenti richiesti, mentre registriamo continue pretese aziendali di trasferimenti. In data 13 Gennaio 2015, altri 5 lavoratori sono stati invitati a recarsi presso gli impianti idroelettrici di A2A in Calabria, questi lavoratori si aggiungono a quelli già spostati nella centrale di Monfalcone, l’inceneritore di Acerra (Napoli) e le altre sedi del nord italia.
Tutto ciò mentre nella centrale di Brindisi è stata conclusa la definitiva messa in sicurezza degli impianti, completato lo svuotamento dei serbatoi dei combustibili e a livello normativo aggiornata la Legge Seveso che imponeva un certo numero di lavoratori per il controllo dell’impianto.
Nel mese di Marzo 2016 è prevista la verifica dell’accordo sottoscritto tra Sindacato e Azienda sul numero dei lavoratori addetti al presidi e nei mesi successivi la cessione automatica dei contratti per il trasferimento definitivo degli altri lavoratori già spostati. Questo avverrà mentre la politica si attarda a ricercare soluzioni possibili per garantire occupazione e sviluppo sostenibile a Brindisi.
Per tutto quanto sopra premesso richiediamo di dare seguito all’impegno assunto in sede di incontro e riconvocare il tavolo di crisi per esaminare le opportunità di rilancio industriale del sito Edipower di Brindisi.
Certi dell’accoglimento dell’istanza inviamo distinti saluti.
Le Segreterie Territoriali di Brindisi
FILCTEM CGIL – FLAEI CISL – UILTEC UIL
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