Il Tricolore sventola sul tetto del nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano. Le maestranze hanno rinnovato stamane questa antica usanza detta “capocanale”, come da tradizione dei piccoli e grandi cantieri edili, per la quale issare la bandiera nazionale – oltre ad essere di buon auspicio – segna la posa dell’ultimo solaio e la conclusione delle opere strutturali, con cui il corpo di fabbrica dell’ospedale in costruzione acquista la sua definitiva forma esterna e il prosieguo dei lavori si può svolgere completamente al coperto.
Un momento fortemente simbolico al quale hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che ne ha sottolineato l’importanza (“qui stiamo costruendo il futuro della Sanità pubblica”), l’Assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco, il Direttore Generale ASL Bari Antonio Sanguedolce, il Direttore Amministrativo ASL Bari Gianluca Capochiani e i Sindaci di Monopoli, Angelo Annese e Fasano, Francesco Zaccaria.
«La Puglia ha in costruzione diversi ospedali – ha affermato il Presidente Emiliano – alcuni sono veramente a buon punto, questo di Monopoli-Fasano e quello di Taranto sopra a tutti. Questo ospedale probabilmente sarà uno dei più belli mai costruiti. E la bellezza di questo luogo mi auguro che possa essere coerente con la grande capacità sanitaria che verrà esibita qui dentro. Ci sono tanti bravissimi medici, e ribadisco il mio invito a tutti i sanitari che hanno voglia di tornare in Puglia: questo è il momento giusto, abbiamo bisogno di medici e infermieri».
«Oggi siamo la prima regione italiana per capacità vaccinale – ha aggiunto – nonostante non abbiamo gli stessi soldi dal Fondo Sanità nazionale e lo stesso personale di altre regioni. Ma siamo i numeri uno. Quindi oggi alziamo il Tricolore, ringraziando in particolare tutta la gente che sta lavorando per la nostra sanità, tutti i pugliesi, non solo i sanitari, le Asl, i distretti, i dipartimenti di prevenzione e la Protezione civile, ma anche tanti volontari. Il presidente lo si può attaccare in mille maniere, ma non attaccate queste persone che stanno lavorando. Incoraggiateli, stategli vicino, tenetevi la mano sul cuore perché non sono io che faccio le vaccinazioni, non è merito mio. Un pugliese su 4 è stato vaccinato. Quindi, evidentemente, stanno facendo tutti un ottimo lavoro, tutte le regioni stanno facendo un ottimo lavoro e stanno collaborando senza distinzione di colore politico. Insomma, non siamo certamente senza problemi – ha concluso il Presidente – ma siamo in campo e stiamo facendo la nostra parte con grande dedizione».
Per l’assessore alla Sanità Lopalco la costruzione del nuovo Ospedale «consentirà di avere ulteriori 300 posti letto utili per ampliare e ammodernare la rete ospedaliera della nostra Regione. È un’opera importante – ha rimarcato – inserita in un contesto fantastico. Bisogna sottolineare anche che questo progetto, in una situazione ambientale così delicata, non comporterà alcun impatto visivo. Dal punto di vista progettuale si tratta di un ospedale costituito da blocchi con elementi a bassissimo sviluppo in altezza, ma che consentono di avere una struttura moderna e con tutte le attrezzature che servono».
«E’ una giornata che segna un momento importante – ha sottolineato il Dg Sanguedolce – perché con la costruzione dell’ultimo solaio la struttura è completa. Adesso si andrà avanti con gli impianti, il completamento degli interni e la dotazione di attrezzature. È una struttura cruciale in questo territorio perché, quando sarà terminata, potrà assicurare tutto il fabbisogno in termini di emergenza e urgenza: è questo il compito prioritario di un ospedale di primo livello. Avremo quasi 300 posti letto, diverse sale operatorie, un Pronto Soccorso all’avanguardia con all’interno una diagnostica per immagini dedicata, la cardiologia e la radiologia interventistica. Sarò quindi un centro d’eccellenza per tutto quello di cui questo territorio ha bisogno. Nonostante il Covid, andiamo avanti con questa grande opera e la giornata di oggi ne è la dimostrazione».
Il cantiere e il cronoprogramma
Vanno avanti secondo il cronoprogramma i lavori per la realizzazione di uno dei più moderni poli ospedalieri di Puglia da 299 posti letto. Sono trascorsi circa 840 dei 1094 giorni di cantiere previsti, al termine dei quali sarà pronto il nuovo presidio destinato a servire una vasta area di territorio e di popolazione, assorbendo le attività del “San Giacomo” di Monopoli. Il cantiere procede spedito, una volta smaltita la sospensione imposta dall’emergenza sanitaria e terminate alcune opere per migliorare la logistica interna e la viabilità esterna. Ogni giorno il cantiere impiega quasi 100 maestranze, tra operai e tecnici.
Le opere strutturali e gli impianti
Oltre alle opere strutturali, già completate, i lavori procedono anche per gli altri settori: per quanto riguarda le opere provvisionali è stato completato il campo base, per le opere esterne risultano pressoché conclusi i rilevati stradali interni e l’allargamento della viabilità di accesso al cantiere. E’ in fase di avvio la realizzazione dei muretti a secco. Le opere edili riguardano la posa delle pareti esterne, delle facciate continue (curtain wall) e delle partizioni interne in fibrogesso. Per quanto riguarda gli impianti, sono in corso di realizzazione l’impianto LPS per la protezione dai fulmini, sono state posate le tubazioni di scarico ed i corrugati sotto igloo per il passaggio degli impianti elettrici e idrici, e si sta procedendo con la posa degli staffaggi. I lavori sono costantemente seguiti dal responsabile unico del procedimento (RUP), ing. Nicola Sansolini, dai tecnici incaricati della Direzione Lavori e del coordinamento della sicurezza.
L’opera in cifre
Il nuovo ospedale della ASL Bari sorge su una superficie pari a 17.800 metri quadri. La struttura disporrà di 299 posti letto sviluppati su tre livelli, 150 camere di degenza, 5 sale operatorie, parcheggio per 1.150 posti auto, impianti fotovoltaici e potrà servire un bacino d’utenza di oltre 260mila persone. La dotazione dell’Ospedale prevede anche 14 letti tecnici di Osservazione breve intensiva (OBI), 32 postazioni di Day service e Dialisi, un blocco parto con 3 sale parto/travaglio, 1 sala parto in acqua e 1 sala per le emergenze ostetriche (attiva h24). Rilevante l’investimento in tecnologia, in particolare per la diagnostica per immagini, che potrà contare su 10 sale con apparecchiature di ultima generazione (2 Tac, 2 RM, 2 RX, 2 mammografi, 2 ecografi), oltre a un “pacchetto” tecnologico dedicato al Pronto Soccorso, con 1 sala Tac, 2 sale RX e 1 sala ecografia. Sono previste, inoltre, 3 sale per Endoscopia, 2 sale per Cardiologia invasiva e Radiologia interventistica, più 3 sale per chirurgia ambulatoriale e 2 per la chirurgia laser.
Il quadro economico dell’opera è previsto in 114.300.000 euro, finanziati con fondi CIPE 2007-2013, FESR 2014-2020 e con altre risorse regionali, mentre l’importo del contratto di appalto è pari a 73.263.878,28 compresa una perizia di variante e oneri di sicurezza.
L’idea progettuale dell’”Ospedale in un parco”
L’edificio è realizzato su una superficie di 17,8 ettari ed è un esempio di “green architecture”, secondo l’idea progettuale dell’«Ospedale in un parco», che mira ad integrare profondamente l’architettura con la natura, al fine di restituire agli utenti la qualità ambientale che la nuova costruzione sottrarrà in parte all’area in termini di consumo di suolo, mediante un accorto inserimento ambientale e tramite l’attrezzamento paesaggistico degli spazi pubblici, percorsi ciclopedonali, aree di sosta ed il reimpianto di ulivi e carrubi monumentali.
Un aspetto particolarmente curato in sede di progettazione dell’edificio, che sorge su di una “piana ulivetata”, è stata la posizione strategica fra il mare e la campagna. L’impostazione dell’intera costruzione ha inoltre privilegiato l’uso di volumi bassi confrontabili alla dimensione della chioma degli ulivi monumentali con l’obiettivo di realizzare un edificio a basso impatto non solo ambientale ma anche visivo nel rispetto degli elementi naturali che lo circondano.
L’impiego dei principi della progettazione bioclimatica e di tecnologie costruttive sostenibili nella combinazione di materiali tradizionali e contemporanei rende il nuovo ospedale, oltre che ad elevata efficienza e con minimi consumi energetici, anche un ambiente confortevole per tutti gli utenti.
Il concetto di “ospedale in blocchi”
La progettazione si basa su efficacia ed efficienza dei processi di cura, di assistenza e di supporto, con una attenzione alta per la sicurezza di pazienti e operatori. La disposizione degli ambienti è stata curata anche per esaltare l’ergonomia lavorativa ed il benessere organizzativo.
La struttura è formata da singoli blocchi funzionali serviti da percorsi interni. Previsto anche un polo tecnologico separato dal corpo di fabbrica principale.
Il corpo principale dell’ospedale ospiterà i percorsi sanitari, gli uffici amministrativi e le zone di accoglienza; ciascun blocco funzionale si sviluppa attorno ad una delle “corti”. I singoli blocchi funzionali sono serviti dai percorsi interni, che allo stesso tempo ne definiscono l’autonomia spaziale e funzionale e garantiscono l’interconnessione e lo scambio tra le varie attività.
Gli impianti tecnologici sono concepiti per il massimo contenimento dei consumi energetici, grazie all’uso delle fonti rinnovabili di energia, sviluppando una visione progettuale integrata per quanto riguarda la qualità ambientale riservata agli utenti, l’efficientamento energetico, l’economicità della gestione e della manutenzione, i sistemi di sicurezza antincendio.
Dichiarazione di Fabiano Amati
“È apprezzabile la visita del Presidente Emiliano e dell’Assessore Lopalco al cantiere del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. Ora spero però che aiutino a sbloccare, nel giro di qualche settimana, i fondi per finanziare la gara delle attrezzature e degli arredi, pronta per la pubblicazione, così da rispettare il cronoprogramma: non vorrei che ci ritrovassimo con la struttura pronta ma non in grado di funzionare”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Il completamento delle strutture del blocco ospedale, avvenuto la scorsa settimana, propone ora la necessità di compiere l’ultimo e difficoltoso tratto di strada per dare alle province di Bari e Brindisi ciò che non hanno mai avuto: un ospedale intermedio d’eccellenza, per curare le malattie tempo-dipendenti e di alta complessità, alleggerendo il lavoro del Perrino di Brindisi e degli ospedali di Bari.
Il nuovo ospedale Monopoli-Fasano, situato su un area di quasi 18 ettari, prevede 299 posti letto per le maggiori e più importanti unità operative.
Fu programmato, finanziato e avviato alla progettazione durante il mandato del Presidente Vendola, nell’ambito di un programma di edilizia sanitaria comprendente anche il nuovo ospedale di Taranto, in corso di costruzione, e gli ospedali di Maglie-Melpignano e Andria, in fase di progettazione, e Bari nord.
La I Commissione programmazione ha da tempo avviato un programma di verifica bimestrale sull’andamento della spesa in edilizia sanitaria, da cui risulta – tra l’altro – la necessità di procedere alla sottoscrizione dell’ultimo accordo di programma stralcio sui fondi derivanti dall’art. 20 delle Legge n. 67 del 1988, pari ad euro 246 milioni e derivanti dalle delibere CIPE nn. 97 e 98 del 2008. Tra gli interventi previsti da questi fondi ci sono gli arredi e le attrezzature per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano, la riqualificazione degli ospedali San Paolo, Di Venere, Perrino, Francavilla Fontana, Giovanni XXIII, Policlinico, Barletta, Castellaneta, Cerignola, San Severo, Gallipoli e nuovo ospedale Nord barese.
Se la visita al cantiere potesse dunque avere senso ulteriore rispetto alla già importante presenza celebrativa, mi piacerebbe vedere l’impegno per sbloccare risorse così ingenti e così importanti”.
Dichiarazione di Stefano Lacatena
Nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Stefano Lacatena. “Apprendo con favore della visita del presidente Emiliano al cantiere del nuovo ospedale di Monopoli-Fasano, che mi auguro possa rappresentare un polo d’eccellenza sanitario in grado di far fronte alle esigenze di un vasto bacino d’utenza.
Il sopralluogo del presidente della Giunta rivela la sua attenzione e questo, da rappresentante del territorio, non può che farmi piacere. Ma c’è un altro punto su cui, con spirito costruttivo, manifesto da subito la mia disponibilità a collaborare: la prospettiva futura dell’ospedale “San Giacomo” di Monopoli.
Bisogna definire già da ora quale sarà la missione della struttura, in un’ottica complementare e integrativa dei servizi che verranno erogati dal nuovo ospedale. In particolare, il nosocomio esistente può costituire l’occasione per mantenere una promessa: il potenziamento della medicina del territorio. Si tratta, però, di un progetto da disegnare subito perché non vorremmo che finisca nel cassetto una volta attivata la nuova struttura.
Su questo siamo disponibili a confrontarci con la Giunta regionale, a patto che sia un dialogo concludente per stilare una “carta di servizi” (e non una lista di “buone intenzioni”) da erogare al ‘San Giacomo’”./comunicato
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