L’evento ETNO FEST animerà l’estate mesagnese nelle serate del 30 e 31 luglio, si svolgeranno in piazza Orsini del Balzo due eventi dedicati alla musica dal vivo con artisti di rilievo internazionale, alla cucina proveniente da tutto il mondo, alla tradizione salentina e all’artigianato. Un’occasione per riflettere sui temi delle migrazioni, dell’integrazione e del Mediterraneo, attraverso le espressioni più autentiche dell’arte e della cultura contemporanea. L’ETNO FEST è organizzato dall’associazione Arci La Manovella in collaborazione con il SAI – Sistema di Accoglienza Internazionale e la Cooperativa Rinascita, con il patrocinio della città di Mesagne e il sostegno della Regione Puglia. «Il successo che questa prima edizione nella fase di preparazione ha riscosso all’interno della comunità di Mesagne e regionale è un segnale incoraggiante per i volontari impegnati con cura in ogni dettaglio – afferma Gabriele Colucci, presidente di Arci La Manovella –. È un progetto che nasce dal basso, da un’idea semplice e potente: musica, cibo e relazioni possono diventare strumenti concreti di dialogo e inclusione». L’entusiasmo attorno all’iniziativa ha coinvolto anche Confesercenti provinciale Brindisi, in collaborazione con alcune importanti aziende vitivinicole del territorio.
Nel cuore della piazza, un’area speciale sarà dedicata al progetto L.In.F.A., che ha l’obiettivo di favorire la re-inclusione sociale di minori con problematiche o autori di reato, attraverso percorsi individualizzati in ambito zooagricolo. I ragazzi coinvolti daranno vita a un mercatino etico e solidale, con prodotti locali, artigianali e di riuso, promuovendo un consumo più consapevole e sostenibile. Ad aprire la manifestazione, martedì 30 luglio alle ore 20:30, sarà l’Orchestra Popolare di via Leuca, ensemble multietnico che racconta la nuova Puglia con pizziche, ballate e sonorità dal mondo. Con loro, sul palco, anche la brava cantautrice mesagnese Beatrice Randino. Mercoledì 31 luglio sarà protagonista Sandro Joyeux, artista franco-italiano definito la “voce nomade dell’Africa in Europa”. La sua biografia, fuori dagli schemi, racconta di un legame profondo con la musica nato da una sfida personale: un grave problema all’udito affrontato fin da bambino. Dopo gli studi al Conservatorio e l’esperienza nel Coro della Radio Nazionale Francese, Joyeux ha intrapreso un percorso musicale vibrante, che unisce afrobeat, reggae e suoni tradizionali africani. I suoi testi, in francese, italiano, arabo e dialetti dell’Africa occidentale, costruiscono ponti tra mondi diversi. Con il progetto AntischiaviTour porta musica e solidarietà nei campi dei lavoratori agricoli migranti in Italia, trasformando ogni concerto in una testimonianza culturale e politica. Ad accompagnarlo sul palco ci saranno musicisti d’eccezione: Luca Masotti alla batteria, Emanuele Brignola al basso, Inoussa Dembele alle percussioni, e il talentuoso chitarrista senegalese Peace Diouf.
Il ritmo iniziale sarà affidato al gruppo Jant Africa, sul palco dalle 20:30, con un progetto che celebra i suoni tradizionali del West Africa. La loro musica – espressione di artisti africani e italiani – nasce dall’incontro tra le radici africane e le diverse esperienze dei componenti del gruppo, dando vita a un’esibizione coinvolgente, tra balli, canti e strumenti antichi. Il Festival si accompagnerà al progetto “La nostra voce a ETNO FEST”, ideato da Artisti per il Sociale, gruppo informale attivo a Mesagne dal 2018 nella promozione artistica in ambito sociale. La rubrica ha raccolto contributi audio di artisti, operatori, cittadini e organizzatori che raccontano il loro punto di vista sull’incontro tra culture.
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