MODESTA PROPOSTA
Come, a volte, semplici accorgimenti pragmatici possono migliorare certi aspetti del vivere comune*
Alle volte, per ottimizzare servizi od eventi, non è necessario ricorrere a declinare massimi sistemi e ad attuare le complesse strategie che ne derivano.
Basta solo applicare buon senso e una generosa dose di volontà.
Prendiamo ad esempio il caso dello svolgimento delle varie attività artistico-culturali che si tengono a Brindisi in tutti i periodi dell’anno, e che stanno registrando un notevole incremento quantitativo e, qualche volta, anche qualitativo.
In genere sono eventi ben organizzati, sia dagli enti pubblici che da associazioni o gruppi privati, eppure a volte soffrono di una problematica, non gravissima, ma comunque antipatica e in parte evitabile.
Mi riferisco all’infausta contemporaneità di avvenimenti diversi che vengono tenuti in luoghi differenti ma al medesimo orario.
Domenica 11 dicembre il menu offre: alle 18.00 una performance teatrale al Binario 23. Alle 19.00 c’è poi la presentazione dell’ultimo libro di Andrea Scalzi a Palazzo Nervegna, mentre alle 20.00 si tiene un concerto di musica classica al Duomo.
Pari conflitto quello del 17 dicembre, quando il duo Primo-Greco terrà un concerto a S:Chiara alle 19,30 mentre “La vedova allegra” del cartellone della “Nino Rota” andrà in scena alle 20,30 al Teatro Verdi.
Ho pregato il Maestro Gabriele Greco di verificare l’opportunità di spostare l’evento ad altra data, ma mi ha risposto che ciò non era possibile per ragioni organizzative.
Allora mi permetto di chiedergli, questa volta pubblicamente, di voler anticipare l’inizio del concerto alle ore 18,30, in maniera da consentire agli appassionati di godere di entrambi gli spettacoli.
Insomma, fino a quando non ci sarà un polo di coordinamento che raccolga in un database o in un’apposita app i dati relativi ai singoli eventi in fase di organizzazione, navigheremo sempre a vista continuando a produrre stati di incertezza e confusione che danneggiano sia gli artisti che il pubblico.
Ogni gruppo o associazione che farà riferimento a questo centro di raccolta dati, sarà così in grado di verificare, in tempo reale, giorni, orari e spazi disponibili al fine di inserirsi in modo intelligente nel calendario in formazione e di evitare, per quanto possibile, casi di concomitanze e di sovrapposizioni poco gradevoli.
E’ ovvio che tutto ciò sottende la piena disponibilità dei vari operatori culturali a collaborare tra loro e con lo stesso centro di coordinamento, nell’interesse generale delle parti.
Mi sembra anche logico che le attività di organizzazione siano affidate a membri dello staff che collabora con l’Assessora alla Cultura del Comune di Brindisi.
Concludo questo mio invito con un invito rivolto alla responsabile del settore cultura del Comune a voler attivare, in parallelo con il polo di programmazione in via di definizione, anche un centro di coordinamento organizzativo, come ho appunto cercato di ipotizzare.
L’Assessora e i referenti delle associazioni varie, sono pregati anche di fare opportune riflessioni su certe “abitudini “ locali che non favoriscono certo l’ottimizzazione della fruizione dell’offerta culturale da parte del pubblico. Non so per quale arcano motivo, ma nella nostra città si ignora del tutto la pratica dei “matinée” domenicali.
Mentre al “Petruzzelli” di Bari, all’Auditorium “Duni” di Matera o al Cinema “Massimo” di Lecce, si offre alla gente l’opportunità di poter nutrire mente e spirito con della buona musica, qui da noi questo piacere viene negato.
Un’altra moda cittadina è quella di fissare i concerti di musica lirica o classica quasi sempre nella fascia oraria serale.
A me risulta che in molte città italiane l’orario preferenziale in cui far tenere i concerti sia quello della fascia che va dalle 17.00 alle 20.00. qui da noi si sceglie sadicamente di accentrare la buona musica all’ora… di cena, col poco esaltante risultato di avere spettatori indispettiti dallo stomaco vuoto e dal fatto di dover scegliere a quale concerto essere presenti.
Mi auguro che questi miei piccoli, banali suggerimenti, possano stimolare gli attori della nostra vita culturale ad adoperarsi fattivamente per cercare di migliorare le cose.
Buon lavoro!
* di Gabriele D’Amelj Melodia
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