Continuano i dibattiti delle festa di “ Sviluppo e Lavoro”, seconda serata dedicata al Pug ed all’assetto del territorio con la partecipazione del presidente dell’ordine degli architetti di Brindisi, Maurizio Marinazzo, in rappresentanza dell’ordine degli ingegneri Cosimo Trabacca e Angelo Maiolino, Fabrizio Santorsola in rappresentanza di “Assobalneari”. Ha moderato il dibattito Francesco Ribezzo Piccinin che prima ancora di aprire il dibattito ha chiesto all’assessore Barbanente notizie sullo stato dell’arte del Pug e del piano della costa brindisina, l’assessore si è stretta nelle spalle dichiarando di non saperne nulla.
Nella sua relazione introduttiva l’architetto Marinazzo ha ribadito a chiare lettere che è assolutamente indispensabile avere una visone complessiva di quello che può essere uno sviluppo della città, che un Pug non può essere la sommatoria di tanti piccoli interventi, che occorrono partecipazione, come d’altronde previsto dalla legge, ma sopratutto una programmazione e pianificazione di medio e lungo periodo. Tornare al Documento programmatico preliminare ha ribadito, no ad un piano purchè sia, ma soprattutto un interazione fra porto e città ricordando che il fronte del porto di Brindisi è sicuramente uno dei più grandi d’Italia e che può diventare uno straordinario volano di sviluppo , se messo in condizione di interagire con la città.
Concetti ripresi e ribaditi dall’ing. Maiolino, che dopo i saluti del rappresentante dell’ordine Trabacca, ha preso la parola.
Soffermandosi sui piani della costa ha ribadito l’importanza della salvaguardia degli aspetti naturalistici legati al piano, chiedendo quindi che fossero valorizzati gli aspetti del fare, rispetto ai divieti possibili. La partecipazione è stato il filo conduttore del suo ragionamento, atto fondamentale nella redazione di un Pug, ricordando come le scuole i bambini, episodio accaduto proprio a Brindisi nel quartiere Santelia, a volte riescono a dare le indicazioni più attente. Non è più pensabile ha proseguito che qualcuno realizzi il piano e poi lo porti impacchettato alla città in attesa delle osservazioni, è fondamentale per una buona riuscita un approccio ad una progettazione prudente.
Apprezzamento da parte di federbalneari rappresentata da Fabrizio Santorsola agli interventi che la regione Puglia ha delineato sia sul piano paesaggistico che sul piano della costa a tutela degli investimenti turistici sempre più rilevanti all’interno del sistema Puglia, perché di sistema Puglia bisogna parlare e non pensare invece ai piccolissimi puntini di una carta geografica che possono rappresentare piccole realtà isolate.
Brindisi è una città che ha perso la sua matrice, ha esordito Angela Barbanente, non è più una realtà industriale, ha bisogno di ripensare il proprio futuro, costruire un futuro diverso, ed è proprio per questo che ha bisogno più di altri di un Pug, partire immediatamente per delineare uno sviluppo possibile.
L’errore più grande è pensare che tanti piccoli risultati parziali possano portare ad un grande risultato.
Riguardo al piano della costa ha precisato che i piani riguardano solo e soltanto la striscia demaniale, altre visioni vengono demandate ai Pug.
Regole chiare, ha ribadito, scenari condivisi, deleghe affidate solo al momento del voto, svuotano la democrazia, solo attraverso una partecipazione attiva un coinvolgimento di cittadini, imprese,, portatori di interessi si possono delineare strategie e vincere la scommessa di una città a misura d’uomo.
Urbanizzare non significa necessariamente costruire, ma rende un posto migliore più attento alle esigenze degli abitanti, sono state e parole usate per salutare il foltissimo auditorio.
COMUNUNICATO STAMPA SVILUPPO E LAVORO
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