May 3, 2025

Il 15 luglio p.v. 2016 alle ore 15,30 Fim Cisl, Fiom Cgli e Uilm Uil terranno un incontro per discutere di quanto sta succedendo nel settore metalmeccanico del nostro paese, a partire dalla vertenza aperta da oltre 7 mesi con Federmeccanica per realizzare il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro che riguarda oltre un milione di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, che operano nei vari settori industriali e dell’installazione di impianti.

 

Lo svolgimento di ben 15 incontri di trattativa non hanno, fino ad ora, permesso di sbloccare la situazione, che vede Federmeccanica ancora ferma su una proposta avanzata lo scorso 22 dicembre 2015. Una proposta che giudichiamo non accettabile perché esclude il 95% dei metalmeccanici dagli aumenti salariali del Contratto nazionale, aumenta gli orari di lavoro, esclude dai diritti e dalle tutele le nuove forme di lavoro e tutti i lavoratori degli appalti, contrappone il Contratto nazionale alla contrattazione svolta in azienda, mettendo così in discussione il sistema contrattuale del nostro paese, fondato su 2 livelli di contrattazione: nazionale, aziendale e/o territoriale.
Una proposta che non apre nessuno spazio alla contrattazione decentrata e amplia solo la possibilità di erogare il salario unilaterale e discrezionale.
Il nostro paese ha i salari più bassi d Europa e una scarsa incidenza del salario nel Costo del Lavoro per unità di prodotto. Ciò a significare che la scarsa competitività risiede negli scarsi investimenti e in nodi strutturali di sistema.

Nei giorni scorsi abbiamo proclamato scioperi unitari e realizzato manifestazioni in tutte le regioni italiane, che hanno registrato una adesione media della categoria pari all’85%.

Le nostre proposte tendono ad un rinnovamento che qualifichi e rafforzi il ruolo del
Contratto nazionale quale strumento che:
garantisca il potere d’acquisto del salario per tutti i metalmeccanici;
estenda la contrattazione di secondo livello (aziendale e territoriale) su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa;
qualifichi le relazioni industriali su un moderno sistema partecipativo, faccia ripartire gli investimenti, rilanci una vera politica industriale;
migliori l’organizzazione del lavoro e tuteli le condizioni, tutte le forme di lavoro e l’occupazione;
introduca nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle professionalità all’interno di un nuovo sistema di inquadramento professionale nei metalmeccanici fermo al 1973.

Proprio per l’importanza che riveste per il nostro Paese il settore metalmeccanico e il suo andamento, consideriamo importante la vostra presenza a questo incontro, confermandovi la nostra massima disponibilità a ogni approfondimento.

 

Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil
 

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