Il 17 maggio finirà il contratto di “Ecologica Pugliese” per la raccolta differenziata dei rifiuti a Brindisi e la società ha annunciato la messa in libertà dei lavoratori. Si chiude l’ennesima pagina infelice della lunga storia riguardante la controversa gestione del ciclo dei rifiuti. E ancora una volta scatta il ricatto occupazionale.
Una questione che ha fatto registrare il crollo di dieci punti percentuali nei livelli di raccolta differenziata, evidenti disfunzioni sanzionate dall’attuale Commissario Prefettizio e costi aggiuntivi per le famiglie che hanno dovuto subire un accentuato incremento del tributo pagato.
Contemporaneamente è esplosa l’emergenza degli impianti (con i noti riflessi giudiziari) di produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario) della discarica di contrada Autigno per gravi vizi tecnologici. La Provincia ha disposto quindi, per l’inquinamento della falda, la chiusura del citato impianto di contrada Autigno che la Regione incredibilmente aveva autorizzato all’esercizio.
E’ paradossale che il territorio di Brindisi ospiti tutti gli impianti che consentirebbero di chiudere il ciclo dei rifiuti e che, nonostante questo, ci sia l’attuale emergenza . Tutto ciò rimanda a precise responsabilità politiche e tecniche.
Auspichiamo che il Commissario Prefettizio adotti i necessari provvedimenti d’urgenza per evitare l’interruzione del pubblico servizio e facciano presente che la nostra comunità attende precisi impegni per la risoluzione del grave problema da parte dei candidati Sindaci e degli esponenti delle varie coalizioni presenti nella campagna elettorale in corso. Impegni rivolti ad assicurare l’efficienza e la qualità dei servizi e l’abbattimento dei costi salvaguardando i livelli occupazionali nonché l’espletamento di indagini conoscitive per fare chiarezza sull’accaduto e su eventuali responsabilità.
FORUM AMBIENTE, SALUTE E SVILUPPO
No Comments