April 30, 2025

I furbetti del cartellino sono anche a Brindisi.
E’ questa l’evidenza accertata dalla Guardia di Finanza di Brindisi che ha chiuso oggi una lunga indagine condotta con videoriprese, pedinamenti, controlli dei tabulati del traffico telefonico con localizzazione della posizione ed analisi dei tracciati dei cartellini magnetici.

 

E cosi, stamattina, i finanzieri del Comando di Brindisi hanno arrestato Giuseppe Carlo La Rocca, impiegato comunale e titolare della pizzeria Romanelli. Un secondo provvedimento è stato notificato a Luigi Antonino mentre altre indagini riguarderebbero ulteriori dipendenti. Sia a La Rocca che ad Antonino è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari.

 

L’accusa per Larocca è piuttosto grave ed è corroborata da diverse verifiche. I finanzieri lo hanno beccato mentre lasciava il posto di lavoro subito dopo aver badgiato. In altre occasioni, invece, sarebbe stato il suo collega ad attestare falsamente la presenza in ufficio.

 

I reati, le indagini e lo stato dell’arte sull’inchiesta sono state spiegate stamattina dal procuratore Capo della Repubblica di Brindisi Marco Dinapoli in una conferenza stampa tenuta presso la Procura della Repubblica assieme ai vertici della Guardia di Finanza brindisina: il Comandante provinciale Maurizio De Panfilis ed il comandante della GdF di Brindisi Tiziano La Grua.

 

La Rocca ed Antonino erano impiegati presso il Centro Anziani del Rione Bozzano, dipendente dalla Ripartizione Servizi Sociali del Comune di Brindisi.
Secondo la GdF era solito allontanarsi dal posto di lavoro per sbrigare altre faccende, alcune relative alla sua attività imprenditoriale. I finanzieri lo hanno pedinato fino a Bari (per compere all’Ikea) o a Lecce.

Spesso Larocca si allontanava dall’Ufficio grazie alla disponibilità del suo collega che provvedeva a timbrare al suo posto, tant’è che molte timbrature di Larocca e Antonino sono alla stessa ora.

La GdF sta vagliando la posizione di La Rocca per appurare se il posto di lavoro comunale fosse compatibile con l’attività di ristorazione. In ogni caso la GdF ha posto sotto sequestro preventivo la somma di €. 22.000,00, l’importo che si suppone possa essere stato frodato al Comune di Brindisi.

 

“E’ un caso grave di assenteismo – ha dichiarato Dinapoli –. Questa persona praticamente non lavorava mai anche perché essendo titolare di una attività commerciale ben avviata non aveva bisogno di uno stipendio pubblico.

 

Per il Sindaco di Brindisi Angela CarluccioS, “si tratta di un’ipotesi di reato gravissima per un dipendente pubblico e che se dovesse essere confermata in sede processuale porterà questa Amministrazione comunale a prendere provvedimenti drastici nei confronti del personale coinvolto, con richiesta di risarcimento del danno”, dichiara la sindaca Carluccio.
“La macchina comunale – aggiunge Carluccio – non può permettersi furbetti e fannulloni. E in un periodo in cui la disoccupazione è così diffusa non è accettabile che chi ha la fortuna di avere un lavoro nella pubblica amministrazione si conceda il lusso di abbandonare gli uffici e coltivare i propri interessi personali.
“Chiederò ai miei dirigenti – conclude la sindaca – che venga ulteriormente potenziata l’attività di monitoraggio per fare in modo che questi episodi non si verifichino mai più”.

One Comment

  • Rispondi
    Vincenzo
    29 Luglio 2016

    Per questi truffatori della cosa pubblica ci vuole il licenziamento e la perdita del diritto alla pensione.