E’ cosa nota che la Civica Amministrazione di Brindisi non brilla nella gestione del verde pubblico, della pulizia e del decoro cittadino.
Basta fare un giro in città per avere la dimostrazione che le ditte specializzate nella manutenzione del verde – tanto per usare un eufemismo – non operano con la dovuta tempestività.
Il risultato è che la natura sboccia rigogliosa più che mai, soprattutto dove non dovrebbe farlo.
L’erba alta invade banchine, marciapiedi e strade ed è decisamente dannosa, pericolosa, antigienica e brutta da vedere.
Alla manutenzione del verde pubblico, come in ogni stato normale, dovrebbe prevedere il Comune, ente deputato a garantire il decoro pubblico.
A Brindisi, però, garantire i diritti delle persone appare una vera e propria impresa e capita sempre più spesso che i cittadini non abbiano più voglia di aspettare che, chi di dovere, passi a curare il verde pubblico.
L’esempio tangibile è il signore che presentiamo in foto (che ci ha pregati di restare nell’anonimato).
Questa mattina, di sua iniziativa, ha cominciato a tagliare l’erba in Via Cittadella Nuova, nei pressi di Porta Mesagne.
Alla nostra domanda sui motivi della sua scelta ha risposto così: “per forza, qui non si vede mai nessuno. Anzi, qualcuno si vede… vengono i topi a passeggiare”
Le nostre immagini testimoniano quella che è sicuramente una bella iniziativa ma è giusto chiudere con una domanda: è normale che un cittadino, che paga le tasse per avere dei servizi, per usufruire in sicurezza e tranquillità degli spazi comunali, debba tagliare l’erba di sua iniziativa?
Non è forse ora che il Comune ammetta di non riuscire a soddisfare gli interessi dei cittadini e – come già sperimentato in altre parti d’Italia – avvii il cosiddetto “baratto amministrativo”, ossia uno sconto sui tributi locali in cambio di piccoli lavoretti utili alla comunità.
No Comments