Oggi, le strade di Brindisi sono state testimoni di un corteo che ha raccolto donne vittime di violenza e abusi, unite contro la chiusura del Centro Antiviolenza “Crisalide”. La manifestazione è stata organizzata dalla Fp Cgil Brindisi, in solidarietà alle otto lavoratrici della cooperativa che hanno gestito il servizio per 25 anni. Questo centro ha svolto un ruolo fondamentale, assistendo un’utenza di circa 100 vittime, tra donne e minori, che hanno subito maltrattamenti.
Purtroppo, il Centro Antiviolenza “Crisalide” ha cessato le sue attività l’1 febbraio a causa dei tagli dei fondi. Nonostante la promessa di rimodulare il servizio con fondi dalla Regione Puglia attraverso un’equipe multidisciplinare, sorgono dubbi sul futuro delle otto lavoratrici e sulla tipologia di servizio che sarà fornito.
Un incontro interlocutorio svoltosi la scorsa settimana al Consorzio Brindisi/1 non ha portato chiarezza. Tuttavia, un nuovo appuntamento è stato fissato per mercoledì 7 febbraio alle ore 15, con la cabina di regia regionale e rappresentanti della Regione Puglia con delega ai centri antiviolenza. La Fp Cgil Brindisi cerca risposte sul destino dei fondi destinati a Brindisi e chiede trasparenza e impegno nella tutela delle donne e dei minori vulnerabili.
Le lavoratrici del Centro Antiviolenza “Crisalide” hanno ricevuto il sostegno di varie associazioni locali e di alcune forze presenti in consiglio comunale (PD, M5S, BBC, Attiva Brindisi, i consiglieri Greco, Luperti e Roberto Quarta). Il corteo, partito da piazza Cairoli, ha attraversato corso Umberto per giungere a piazza Matteotti, manifestando davanti al municipio.
In attesa di chiarimenti sul futuro del servizio, Chiara Cleopazzo, segretaria della Fp Cgil Brindisi, esprime il disappunto delle lavoratrici e dell’utenza. La sindacalista afferma: “Continueremo a protestare a tutela di questo centro, che opera da 25 anni con estrema professionalità. Siamo basiti dalla chiusura e ci aspettiamo una presa in carico decisa dalla Regione e dal consorzio”.
Il Centro Antiviolenza “Crisalide” ha svolto un ruolo cruciale nell’assistenza a bambini abusati e maltrattati. La sindacalista sottolinea che il costo del servizio sarebbe di soli 12mila euro al mese, una cifra irrisoria per garantire la sicurezza e il supporto necessari.
La Fp Cgil Brindisi rimarrà vigile e proseguirà nelle azioni di sensibilizzazione e protesta fino a quando non saranno fornite risposte chiare sul futuro del Centro Antiviolenza “Crisalide” e delle sue lavoratrici.
A Palazzo di Città i manifestanti hanno scoperto che l’Amministrazione Comunale aveva convocato in mattinata una conferenza stampa avente ad oggetto proprio sull’argomento della rimodulazione del centro antiviolenza.
Ma quando i manifestanti sono entrati nella sala della conferenza, il vicesindaco Oggiano ha lasciato la sala, lanciando un provocatorio baci alle manifestanti.
Un gesto assolutamente provocatorio che è stato stigmatizzato da Antonio Macchia, Segretario della Cgil, presente all’incontro.
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