May 1, 2025

Meno di un mese fa, un giornale locale, ha pubblicato una interessantissima inchiesta avente per oggetto i “viaggi della speranza” che migliaia di cittadini pugliesi compiono per potersi curare, da quello che ormai è considerato il male del secolo, nei vari centri specializzati da Roma in su.

Un’inchiesta che ho letto con molta attenzione, soprattutto perché ahimè in questi ultimi sei mesi mi ha riguardato molto da vicino e che oggi mi consente di affermare che in certi casi la soluzione al problema l’abbiamo sotto gli occhi, a pochi chilometri da casa.

 

Prima di Natale, dopo una serie di accertamenti, mio padre è stato sottoposto su indicazione dello specialista ad una Tac con mezzo di contrasto al basso addome. Dai risultati emersi sono stati necessari ulteriori accertamenti, in modo particolare alla vescica. Da lì una cistoscopia che ha permesso allo specialista di avere conferma di ciò che temeva: un carcinoma.

 

Una diagnosi spietata che non ti lascia il tempo di pensare e soprattutto di agire con la dovuta lucidità. Ed è proprio in quel momento che si innescano una serie di meccanismi che ti portano a dover compiere una scelta importante nel minor tempo possibile e con il minor margine di errore.

Un amico ci chiese se sapessimo già a chi rivolgerci e se avessimo intenzione di allontanarci da Brindisi, permettendosi di fare il nome di un medico che da quel momento ha preso in cura mio padre e non lo ha più lasciato.

Il medico in questione è il professor Ezio Ruggiero, un grande professionista ma soprattutto una persona dall’infinita carica umana.

Con tutta la documentazione clinica in possesso di mio padre ha dapprima confermato quanto già si temeva e lo ha operato una prima volta presso la Casa di Cura del Prof Nicola Petrucciani a Lecce, una clinica privata convenzionata con il servizio sanitario nazionale di altissima eccellenza. Da li una serie di ulteriori accertamenti, esami istologici, fino a giungere ad una conclusione: l’asportazione della vescica e relativa cistectomia. Avvenuta sempre lì, presso la clinica “Petrucciani”.

 

Una breve sintesi non per raccontare la malattia di mio padre ma semplicemente, ritornando a quell’inchiesta che ho letto un mesetto fa, per mettere in evidenza una struttura d’eccellenza che si trova nel nostro territorio. La “Petrucciani” infatti è un modello per le condizioni in cui opera. Personale altamente qualificato, pulizia ovunque, rispetto delle regole, ordine e disciplina.

 

Un ringraziamento speciale al professor Ruggiero, una vera e propria risorsa per la nostra Regione, al dottor Alessandro Capozzi, responsabile del reparto di Urologia per la sua grande competenza, professionalità e per la grande simpatia e carica umana, al dottor Gianluigi Megliola, anestesista, sempre presente sia prima che dopo l’intervento. Un ringraziamento va a tutto il personale infermieristico, anche in questo caso molto professionale e sempre disponibile e a tutti gli operatori socio sanitari. Insomma un ringraziamento a tutti.

 

Nella vita professionale sono un commerciale e ai miei clienti, nell’ambito di un controllo qualità, viene posta sempre una semplice domanda: “consiglierebbe l’organizzazione ad amici e parenti?”.
Questa volta sono ad io ad appropriarmi di questa domanda e a consigliare, non solo ad amici e parenti ma a tutti coloro i quali dovessero avere un problema di natura urologica, di rivolgersi alla Casa di Cura del Prof. Nicola Petrucciani. Non soltanto abbiamo evitato un “viaggio della speranza” ma soprattutto abbiamo trovato dei veri professionisti e una grande carica umana. Grazie ancora a tutti.

 

Pierpaolo Piliego

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