Quella del 29 Ottobre 2014 è destinata ad essere ricordata come una delle giornate più nere della chiesa brindisina.
In mattinata – attraverso un comunicato stampa firmata dal procuratore capo Dott. Marco De Napoli – arriva la notizia che un parroco è sospettato di aver commesso atti sessuali su minorenni e che, per tale motivo, ha ricevuto la notifica di un avviso di garanzia e risulta attualmente iscritto nel registro degli indagati.
Dalla Procura fanno sapere anche che l’indagine è partita da un servizio della trasmissione televisiva “Le Iene”. Facile quindi risalire al Parroco della Chiesa di Santa Lucia, nel pieno centro di Brindisi, che nei mesi scorsi ha avuto “la visita” di un inviato dalla trasmissione televisiva di Italia 1.
Le voci su presunti atti di pedofilia del Prelato erano insistenti da molto tempo ma – evidentemente – nessuno ha mai avuto la forza di denunciare agli organi competenti preferendo interessare la nota trasmissione Mediaset.
Qui l’articolo di Brundisium.net
Nel pomeriggio, l’Arcivescovo di Brindisi – sempre attraverso una nota stampa – fa sapere di aver “appreso con sincero dolore la notizia che un parroco della città è indagato per reati particolarmente gravi“.
“Se i fatti fossero accertati, il primo pensiero sarebbe per chi ha sofferto a causa di comportamenti tanto riprovevoli” ma – continua Mons. Caliandro – “allo stato attuale, tuttavia, il procedimento in corso intende appurare come stanno realmente i fatti e non vi è ancora nulla di certo. Pertanto l’Arcivescovo, mentre dichiara la sua fiducia nella magistratura e attende l’esito delle indagini, esprime vicinanza anche al sacerdote coinvolto, sapendo che in questa situazione si trova a vivere un momento umanamente assai difficile“.
Evidentemente nessuno si era di premurato di avvisare il Capo della Chiesa Brindisina di quanto era venuto fuori dal servizio delle Iene e della reale gravità dei comportamenti del Parroco.
Qui l’articolo di Brundisium.net
In serata la trasmissione di Italia 1 ha chiuso il cerchio.
Nel servizio chiamato “Il prete pomicione“, l’inviato Giulio Golia si occupa del parroco e, aiutato da alcuni attori, uno dei quali si finge minorenne, dimostra che il “Don” non perde occasione per allungare le mani sui fedeli.
Una telecamera nascosta documenta che ogni volta che un ragazzo va da lui a confidarsi, il prete ne approfitta per metterlo in guardia dalle ragazze, invitarlo a casa, abbracciarlo e magari anche baciarlo.
Il servizio – che dopo la tv ha iniziato a girare sui social network sotto il titolo “Giulio Golia è andato a trovare un prete che ama toccare e baciare i suoi fedeli” – ha raccolto migliaia di commenti disgustati.
Sappiamo bene che dall’essere vittima di attori ad avere abusato sessualmente di minori il passo è lungo, ma il servizio dimostra – senza alcuna ombra di dubbio – che il prete, non solo non è insensibile al fascino maschile ma si dimostra particolarmente avezzo a baci e carezze.
Pertanto, quantomeno dall’Arcivescovo, si attendono veloci determinazioni in difesa della Chiesa locale e soprattutto a tutela della Sua credibilità e di quella dei tantissimi parroci che operano per il bene comune.
Questo il servizio delle Iene
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/491904/golia-il-prete-pomicione.html
Bravi…continuate a perdere tempo nelle chiese a appresso a sti cialtroni di preti