L’associazione culturale “Il Timone – Navigare con le idee” giudica negativamente la partenza della Norman Atlantic dal porto di Brindisi verso quello di Bari, città che contrariamente alla nostra, ha compreso nel rispetto delle vittime e dei sopravissuti al naufragio, le esigenze della magistratura per disporre delle strutture per concludere l’indagine e anche della comunità economica barese interessata ad acquisire le commesse collegate ai lavori del relitto della Norman Atlantic.
Le ripetute dichiarazioni del Sindaco di Brindisi e dell’Autorità portuale brindisina volte alla rimozione del traghetto e la puerile motivazione che tale presenza ostacoli l’approdo delle navi da crociera, che saranno oltretutto attraccate nel cuore del porto industriale fra le navi carboniere e cumuli di cenere, (luogo che non di certo rappresenta il migliore biglietto da visita per una città che meriterebbe di più) hanno dato il fianco al Presidente dell’Autorità Portuale di Bari di accusare il porto di Brindisi, e di conseguenza la città, di essere incapace a gestire le emergenze.
Probabilmente, tali dichiarazioni, supportate da atti ufficiali in cui un porto grande come quello di Brindisi (ma non certo oberato da notevole traffico marittimo) non è comunque capace di individuare una banchina idonea su cui effettuare i lavori sulla Norman Atlantic, hanno portato i sostituti procuratori baresi a decidere il trasloco del traghetto con la seguente constatazione: “Lette le note dell’autorità portuale di Brindisi del 21 e del 22 gennaio con cui si manifestava l’assenza di banchine idonee alle necessità di giustizia e la richiesta di liberare l’attuale banchina della motonave”.
La motivazione offensiva verso la comunità brindisina del Presidente dell’Autorità Portuale di Bari dichiarata su un giornale genovese, non ha evidentemente provocato nessuna reazione delle autorità brindisine; la nostra comunità si sente però scippata sia della propria rispettabilità che dai benefici economici che i lavori sulla Norman Atlantic avrebbero interessato la città, in un momento di forte crisi che mortifica la nostra comunità
L’Associazione culturale “Il Timone – Navigare con le idee” vuole brevemente ricordare al sig. Mariani Presidente, del Porto di Bari, che Brindisi è tutto fuorché inadeguata a gestire l’emergenza. Basta ricordare gli anni dell’esodo di albanesi verso le coste pugliesi; in quell’occasione la comunità brindisina ha operato con grande impegno sin dal primo momento dell’esodo. Inoltre, ricordiamo a Mariani, che sono brindisini i vigili del fuoco che hanno soccorso la Norman Atlantic, sono brindisini i rimorchiatori che l’anno riportata in porto, e da Brindisi è partita la nave San Giusto della Marina Militare Italiana
A Brindisi è stato portato il relitto della Norman Atlantic ed è stato attraccato alla banchina grazie alla perizia degli uomini dei rimorchiatori Barretta, della Capitaneria di Porto brindisina e di tutti gli operatori portuali del nostro porto, che hanno reso possibile l’accosto di una relitto ingovernabile ancora fumante.
Quindi, ci dispiace sottolineare che solo il Sindaco di Brindisi e la “nostra” Autorità portuale dichiarano “l’inadeguatezza del porto di Brindisi”, ma tutti sappiamo che ciò non è vero.
Il nostro porto, quattro volte più grande di quello di Bari, è in grado di ospitare tranquillamente il relitto del traghetto e permettere tutti i lavori necessari al suo smantellamento o al suo refitting navale, disponendo di aziende, maestranze e banchina adeguate come la Feltrinelli nel Seno di Levante, dove ha operato fino a pochi anni fa un piccolo cantiere navale, ma anche presso gli altri cantieri, dove per anni si è svolta l’attività di demolizione navale.
Sulla scorta di questa ennesima sconfitta per la nostra città, la nostra Associazione organizzerà nei prossimi giorni un incontro con gli operatori, associazioni, cittadini e chiunque voglia partecipare, per fare un punto sulla situazione del porto di Brindisi, da cui ricavare un documento da inviare all’attenzione del Governo italiano e del Ministro delle Infrastrutture, affinché intervengano a tutela degli interessi della Città, per avere una risposta a quanto è accaduto nel nostro porto negli ultimi anni, fino ad arrivare alla paventata fusione col porto di Bari o Taranto. Insomma, c’è davvero tanto di cui discutere nell’interesse della nostra città e della collettività. L’associazione “Il Timone – Navigare con le idee” sarà al fianco dei cittadini e degli operatori per dare il proprio contributo in termini di idee, progetti e impulsi. Infine, non vorremmo che tale episodio fosse propedeutico al declassamento del porto di Brindisi a favore di quello di Bari.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE “IL TIMONE”
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