May 23, 2025

Brindisi paradigma della transizione energetica anche sul fronte delle nuove professionalità è stato il cuore dell’intervento, che il sindaco del capoluogo, dott. Giuseppe Marchionna, ha svolto questa mattina in occasione dell’Infoday nazionale organizzato dal Programma Interreg Italia-Croazia 2021-27 e svoltosi presso il Museo Archeologico “F. Ribezzo”.
“Tutto il Sud della Puglia è sottoposto in questo momento ad un cambio di prospettiva straordinario – ha esordito il sindaco di Brindisi -. Nel corso del 2025 saranno spenti definitivamente tutti gli impianti alimentati a fonti fossili. È stato già chiuso il cracking di Versalis – ha ricordato Marchionna -; entro la fine di quest’anno la centrale a carbone dovrebbe, se non essere spenta, almeno tenuta al minimo tecnico per le eventuali emergenze che dovessero verificarsi anche in conseguenza delle guerre che ci sono ai confini dell’Europa”.
Quindi ha osservato: “Brindisi di fatto è diventata città modello paradigmatico della transizione energetica in questo Paese. Ciò semplicemente perché da Brindisi parte la grande infrastruttura Terna che distribuisce energia a tutto il Mezzogiorno d’Italia, mentre da Lecce, da Melendugno in particolare, parte la condotta Tap, che passa da Brindisi e anche lì diffonde e distribuisce il gas nel resto del Mezzogiorno. Questi due elementi combinati – ha aggiunto il sindaco Marchionna – sono esattamente i presupposti, per i quali si può dire che questa è la zona nella quale si materializzerà la capacità di transizione energetica del nostro Paese. Qui stanno arrivando tutte le aziende che producono energia da fonti rinnovabili, da fotovoltaico, da eolico e anche da idrogeno, e da questo punto di vista per noi si preannuncia un grande cambiamento e si pone il problema di una grande capacità, che devono avere i territori di rinnovare anche le proprie capacità professionali”. Marchionna ha posto in evidenza che “il cambio di paradigma industriale impone, necessariamente, la capacità di disporre di un adeguato numero, e stiamo parlando di numeri molto elevanti – ha puntualizzato -, di tecnici, di operai, di lavoratori che abbiano competenze in queste nuove materie, che non sono più quelle storiche durate 60 anni e che di fatto si risolvevano in manovalanza di carpenteria, metallurgia o di altre mansioni”.
Osservando come si tratti “di fare un salto di qualità notevole”, il sindaco di Brindisi è passato ad analizzare il secondo asset legato a questo cambiamento epocale. “Serve un rapporto diverso con l’Università, in questi frangenti impegnata nel rinnovo della governance. Noi abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Ingegneria di Unisalento – ha ricordato Marchionna -, perché pensiamo di riportare qui a Brindisi corsi di Ingegneria articolata secondo varie specializzazioni, che possano essere di attrazione anche per i Paesi che sono al di là del mare e non penso solo alla Croazia, ma anche all’Albania e alle altre nazioni che si affacciano sull’Adriatico. Da questo punto di vista il momento è estremamente delicato – ha ribadito -: tutto dev’essere costruito con la consapevolezza che questo tipo di sviluppo, che si sta prefigurando, ha bisogno di grandissimi investimenti soprattutto in capitale umano e da questo punto di vista, questa è una occasione. Le altre occasioni sono quelle di una interlocuzione, finalmente di livello adeguato, con tutta la grande industria che si propone qui per realizzare impianti e iniziative industriali, che portino il Paese verso la transizione energetica che da qui parte, perché un Paese che non produce energia sufficiente per sé stesso, non può essere considerato assolutamente un Paese autonomo e mi auguro – ha concluso – che le imprese di Stato diventino assolutamente decisive anche perché, almeno su questo terreno, le Università italiane e quelle pugliesi sono state colte in contropiede. Rispetto allo schema di sviluppo proposto in questo momento, infatti – ha osservato Marchionna – non abbiamo definito nessun corso, nessuna specializzazione che vagamente si avvicini alle necessità che si proporranno in questi anni”.

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