Ho partecipato al Convegno organizzato dall’avvocato Roberto Fusco di “Si Democrazia” nella sala conferenze della Provincia di Brindisi. Una iniziativa che, tra l’altro, ha fatto il punto della situazione sulla vivibilità nella nostra città richiamando l’attenzione dei presenti sullo stato veramente preoccupante in cui versa la comunità brindisina dal punto di vista occupazionale e sulla incapacità della politica locale di superare i problemi per rilanciare lo sviluppo economico e sociale. Negli interventi è stato evidenziato dai convenuti tutto il disappunto e la delusione sul fallimento della maggior parte dei progetti presentati come toccasana dei guai che ci affliggono: la disoccupazione, il mancato sviluppo, i nuovi investimenti, le questioni sociali, la sanità con le sue strutturali carenze organizzative e la povertà che colpisce un numero sempre più consistente di cittadini. Tutti i settori produttivi sono in caduta libera e soffrono di una malattia che inesorabilmente colpisce categorie di persone che fino a qualche tempo addietro non avevano problemi.
Le proposte per dare soluzione, in tempi brevissimi, ai mali che ci tormentano o sono scomparse dalla lista delle cose da realizzare, oppure hanno bisogno di periodi molto lunghi per essere conseguiti. Ma non possiamo permetterci di aspettare più a lungo. Alle storiche emergenze si aggiunge il caos generato dal riordino delle province i cui dipendenti (circa 400 persone), ancora oggi, non sanno cosa riserva loro il futuro. Un altro guaio si aggiunge alla già mortificante congiuntura in atto. Altro che riordino! Un pasticcio che genera grande allarme e forti timori ai lavoratori. Per questo è stato organizzato l’11 aprile a Roma uno sciopero nazionale. La UIL è fortemente preoccupata da questo stato di cose. La città soffre da anni questa situazione senza che, fino a questo momento, sia stata individuata la strada giusta per superarla. Tutto questo mette a rischio anche la tenuta sociale della nostra comunità. Occorre fare fronte unico. A Brindisi ci sono tutte le condizioni per uscire dalla crisi.
Grandi aziende nel settore metalmeccanico, chimico, del commercio, dell’agroalimentare specializzate in nicchie di mercato ad alto valore aggiunto, con forte presenza di operatori specializzati, le cui infrastrutture da anni sotto utilizzate devono essere rivalutate con un grande piano di recupero e di pieno utilizzo, oltre a disporre della grande ricchezza rappresentata dal porto che, finalmente, sembra acquisire considerazione ed interesse da parte di società di livello internazionale in campo turistico e mercantile. La cooperazione in stretta sinergia tra pubblico e privato deve essere il volano per la ripresa economica ed occupazionale. Oggi più che mai gli investimenti privati sono decisivi per la nota difficoltà di reperire nuove risorse economiche da parte degli Enti pubblici. La UIL lo sostiene da anni. Il piccolo lumicino ancora acceso della fiducia deve diventare il faro, il grande segnale luminoso, che deve alimentare l’impegno di tutti: i rappresentanti politici, le istituzioni, le forze sociali, i lavoratori per un unico obiettivo, quello di far rinascere nella nostra città la fiducia e la certezza di dovere impegnarci per recuperare il tempo perduto. Se queste semplici considerazioni diventano la verità per tutti, e chi scrive ne è convinto, allora tutti insieme dobbiamo voltare pagina per iniziare un cammino costruttivo e non distruttivo, diverso da quello percorso in questi ultimi anni
Comunicato Stampa Antonio Licchello, Segretario Generale UIL Brindisi
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