May 11, 2025

bivacco extracomunitari (1)  Da questa mattina due pattuglie della polizia municipale di Brindisi stanno operando alcuni controlli nei confronti di cittadini extracomunitari presenti nei pressi di alcune principali intersezioni stradali semaforizzate intenti a proporre il lavaggio del parabrezza agli automobilisti incolonnati.

 

Secondo quanto riportato in un comunicato stampa ufficiale a firma del Comandante Nigro l’attività rientra nella direttiva fornita dalla Sindaca Angela Carluccio per il controllo delle condotte che ledono il pubblico decoro. Tra queste – sempre secondo il comunicato – “pur nella consapevolezza che i problemi hanno natura sociale” rientrerebbero i lavavetri, gli elemosinanti e coloro che abitualmente mangiano in luoghi all’aperto .

 

lavavetri pm (1)Tornando ai lavavetri, il Comandante Nigro asserisce che “creano non pochi problemi in termini anche di molestie agli automobilisti” e per questo ha dato mandato ai suoi uomini di presidiare Via Togliatti, Viale Aldo Moro e Canale Patri.
L’odierna operazione ha portato ad identificare sei uomini, nati in Bangladesh e Nigeria, residenti tra Brindisi e Carovigno e tutti con regolare permesso di soggiorno .
Nei loro confronti sono stati elevati verbali da €. 41.00 “a causa del grave intralcio alla circolazione che la presenza sulla sede stradale comporta“.

 

 

 

bivacco extracomunitari (3)Nella serata di ieri, inoltre, i Vigili Urbani hanno controllato nuovamente i giardinetti di piazza Crispi, dove si ritrovano immigrati in attesa dei treni della vicina stazione ferroviaria o di occasioni lavorative collegate ad attività riconducibili ai centri della provincia o del basso Salento.

 

Nell’occasione la PM brindisina ha fermato ed identificato otto cittadini stranieri invitandoli ad “evitare primordiali forme di occasionali bivacchi“.

One Comment

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    residenti infuriati
    25 Agosto 2016

    Piccola precisazione riguardo ai giardinetti della stazione.
    E’ totalmente falso che gli immigrati sostino nei giardinetti in attesa dei treni.
    Come ben sanno il Comandante dei Vigili Urbani e lo stesso Comune di Brindisi, mistificandone pubblicamente la reale portata del problema ed adducendo problematiche sociali che servono solo a sviare l’attenzione dalle loro responsabilità, visto che sono a conoscenza di questa situazione da mesi e che la stanno lasciando peggiorare ogni momento di più.
    Questi comportamenti, ormai trascurati e fatti diventare abitudine, oltre ad essere lesivi del decoro urbano, cominciano ad assumere il carattere dello stato di guerra sempre meno fredda tra i residenti e commercianti del posto e questo nugolo di persone completamente indifferente ai doveri di chi è ospite in casa d’altri.
    Siamo giunti ad un punto di quasi non ritorno, considerato che questi incivili sporcano, deturpano, espletano in pubblico i loro bisogni fisiologici, mangiano e bevono a tutto spiano lasciandosi dietro tutto lo sporco di cui sono capaci ed i residenti cominciano a temere anche per la loro incolumità fisica visto che, dopo una prima fase di apparente volontà di collaborazione, questa gente comincia ad assumere atteggiamenti minacciosi ove venissero rimproverati per quello che combinano o peggio quando si appoggiano in 4 o 5 per chiacchierare sulle macchine in sosta.
    Va detto ad altissima voce che il fenomeno della sosta e dell’utilizzo selvaggi del giardinetto è legato alla presenza nefasta di un supermercato straniero in Via Bastioni S. Giorgio che, incurante delle richieste da parte dei residenti di spegnere la connessione internet gratuita, attira nei paraggi, per tutto il giorno e sino a ora tardissima, musulmani ed africani, abituali avventori alcoolici di un altro negozio straniero, che poi riducono lo stato dei luogi pari pari a come sono abituati a vivere.
    Nel lerciume più totale.
    Hanno rovinato un’intera zona, con la complicità di diversi italiani (tra chi affitta senza alcun ritegno i propri beni e chi suggerisce loro le più comode scorciatoie per alleggerire la molto teorica sequela di obblighi), stanno per colonizzare una parte essenziale del centro cittadino, cominciano a fare i padroni in casa nostra, col rischio concreto di qualche contatto fisico, e ci vengono a parlare di problematica sociale?
    Quindi la smettessero, i comunicatori di professione (ed il riferimento è a chi ci propina ogni giorno i comunicati stampa con ovvietà, false per altro, tra le più offensive per l’umana intelligenza), di raccontar frottole ed impegnassero le loro risorse per fare davvero ciò per cui sono pagati.