May 1, 2025

Il Comitato portuale – nella riunione urgente di ieri 14 luglio, ultima della sua esistenza – ha unanimemente preso una decisione che si può definire ragionevole. Ora dire “bravi a tutti” è generoso e non costa niente, ma sarebbe troppo semplicistico e riduttivo se, almeno, si vuole leggere la vicenda della concessione richiesta dalla Grimaldi con un minimo di obiettività e se si vuole che quanto è accaduto non si ripeta, in questo campo o in altri.

 

La richiesta della società Grimaldi è sempre stata contestata poiché prefigurava una situazione di monopolio, comunque di predominio, oltre a contenere aspetti che poco convincevano e che sarebbe stato doveroso, da chi doveva, un minimo di approfondimento.

 

Posto che nessuno ha mai messo in discussione l’utilità della presenza di Grimaldi nel porto di Brindisi, erano state avanzate nel tempo proposte da parte di molti (singoli, operatori portuali, formazioni consiliari ecc.) che contenevano quanto meno spunti di ragionevolezza e che, se valutate opportunamente, avrebbero fatto risparmiare due anni di polemiche ed evitato inutili conflitti.

 

Perché non siano mai prese in considerazione sarebbe facile ipotizzarlo: in questa città qualunque decisione subisce troppo facilmente le pressioni di questo o quel gruppo di potere, difficilmente si decide guardando l’interesse collettivo, c’è sempre una poltrona da difendere, un qualche interesse particolare da salvaguardare, un qualcuno da agevolare. Se così non fosse, non ci troveremmo in queste condizioni.

 

E’ ovvio che quanto deciso dal Comitato portuale dovrà essere accettato dalla società Grimaldi, che se dimostrerà pragmatismo e intelligenza imprenditoriale (che non le mancano) non avrà difficoltà a farlo. Certo può continuare col modus operandi messo in campo sinora, ma sarà una sua esclusiva responsabilità.

 

Ora, è auspicabile che questa vicenda serva da insegnamento a chiunque sia destinato a prendere decisioni per conto della collettività: se non vengono poste preclusioni a prescindere, c’è sempre spazio per il dialogo, il confronto e la serena ragione, ed in questo clima che si possono trovare più facilmente soluzioni sensate nell’interesse di tutti.

 

Giorgio Sciarra

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