May 2, 2025

egnatia cartello700 turisti sono rimasti bloccati nel porto di Brindisi per il mancato arrivo della motonave Larks della Egnatia Seaways che avrebbe dovuto condurli a Corfù.
La nave sarebbe dovuta partire intorno alle 20.00 di ieri ma non è mai giunta a Punta delle Terrare.

 

Dapprima sembrava che ci si potesse trovare davanti ad un semplice ritardo, poi la compagnia ha comunicato che l’imbarcazione era rimasta bloccata nel porto greco e che il viaggio da Brindisi a Corfù  sarebbe partito alle 6.00 di oggi. Stamattina, invece, la conferma dei peggiori timori: la nave non arriverà ed il collegamento è completamente saltato. Ovviamente ora sono a rischio tutti i viaggi programmati dalla Egnatia Seaways per oggi e per le prossime giornate.

 

Doverose e comprensibili le protesta dei passeggeri che hanno visto saltare i loro progetti di vacanze, anche se la compagnia continua ad impegnarsi per assicurare il collegamento con l’isola greco utilizzando uno dei traghetti che collegano Brindisi all’Albania.

I turisti hanno trascorso gran parte della giornata di ieri e della scorsa nottata nel terminal privato esterno a Costa Morena Ovest. La Polizia e la Guardia di Finanza hanno vigilato anche per contenere le rimostranze. Le pattuglie hanno presidiato la zona per tutta la notte.

 

Una brutta figura per il porto di Brindisi che proprio in questi giorni (e lo sarà ancor di più nei prossimi) si è distinto per l’accoglienza agli extracomunitari.

In quell’ambito la nostra città si è dimostrata pronta ed efficiente. Dal punto di vista del traffico passeggeri, però, non possono sottacersi le note dolenti, soprattutto per quanto concerne i collegamenti  con la Grecia.

Una situazione che andrà affrontata di petto anche (e soprattutto) fuori dalla nostra città.
Molti preferiscono buttare fumo negli occhi attribuendo responsabilità a destra e manca senza, però, affrontare il vero problema, come è stato generato e quali possibili soluzioni si intravedono all’orizzonte.

Pochi focalizzano il punto centrale, soprattutto per una sorta di omertà generata da atavici timori e da palesi interessi economici (anche  pubblicitari – passati, presenti o solo auspicati): come previsto da tempo da tanti operatori brindisini “indipendenti”, mentre altri porti hanno deciso strade differenti, Brindisi ha scelto il (quasi) monopolio della compagnia napoletana Grimaldi. E questo sta producendo enormi effetti negativi sulla competitività del porto a testa di cervo.

Gli storici collegamenti diretti tra la nostra città e Corfù sono saltati (quasi) completamente. Per il resto, la dice lunga la circostanza che l’unica compagnia che si è avventurata nella tratta Brindisi-Corfù risulti poco affidabile tanto da scontare gravi inefficienze, provocare enormi disagi e terribili ritorni negativi di immagine.

Angela Gatti
Pubblicato il: 9 Ago, 2014 @ 09:18

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