May 7, 2025

Il tempo purtroppo ci ha dato ragione. Avremmo volentieri voluto sbagliare previsione quando due anni esatti or sono entrammo nel limbo della mobilità lavorativa, estromessi senza troppo riguardo dal nostro posto di lavoro, perso per ragioni che ad una qualsiasi mente “integra” continuano ad apparire ambigue. Licenziati. Fuori da un progetto bocciato da un ente pubblico (Provincia) ma ritenuto conforme da un Tribunale Amministrativo.

Solita storia, soliti attori, ma stavolta l’ aver avuto ragione è servito davvero a poco.

 

L’ azienda disposta ad investire oltre 50 milioni di euro per ristrutturare la Piattaforma Polifunzionale (Termomeccanica Ecologia spa), spiazzata dallo sconcertante spreco di tempo dell’ iter autorizzativo senza risultato, ha tirato i remi in barca, risolto i rapporti di lavoro con i venti dipendenti e concluso il contratto che la legava al Consorzio ASI (con richiesta di danni), titolare dell’ impianto.

Un’ eccezionale opportunità di sviluppo e occupazione gettata alle ortiche. Fu allora che capimmo di aver perso un treno importante, vitale per la nostra situazione così precaria da diversi anni ormai, e fu allora che capimmo senza se e senza ma di essere stati “traditi”.

 

Traditi da un sistema balordo, in cui a vincere è sempre il “non decidere”, ignorando le richieste di un territorio e di tanti lavoratori che, come noi, reclamano diritti e lavoro.

Dunque due anni sono passati e nulla è cambiato.

Tra pochissimo, chi ha terminato i suoi due anni di mobilità si troverà nella miseria più vera; niente più sussidio, nemmeno un centesimo per tirare la baracca; chi finora si è voltato dall’ altra parte, chi ha ignorato, chi ha dimenticato le sue responsabilità cosa farà? Vicinanza? Solidarietà? Parole, solo parole. No, servono fatti concreti.

 

Propositi per il 2016? Vogliamo vedere qualcosa muoversi. Vogliamo dei progetti che si portino a compimento. Basta indecisioni, occorre risolutezza, intraprendenza.

Le proposte per la nostra ricollocazione nel settore dei rifiuti, come disposto dal Consiglio Comunale (Dicembre 2013 e Giugno 2014), che si tratti dei progetti sul compostaggio (sui quali la Regione ancora latita) o legati agli impianti della Piattaforma (progetto fanghi, depuratore, ecc.) DEVONO trovare attuazione, anche perché assolutamente necessari. Ma questo è possibile solo attraverso posizioni chiare degli enti chiamati a decidere.

 

Nel caso dei progetti della Piattaforma, in particolare, chiediamo un approccio diverso da parte della Provincia, avendo essa quote considerevoli nel Consorzio ASI; finora, infatti, è parso quasi che la Provincia voglia chiudere un suo stesso bene! Preferiremmo non avere la conferma che a nessuno importi di chi è senza lavoro, magari di chi il lavoro l’ ha perso per ragioni assurde, pur in presenza di un azienda disposta ad investire.

 

La volontà di risolvere il nostro dramma esiste (Consorzio ASI, Consiglio Comunale di Br), ma affinchè qualcosa riesca, occorre sinergia, cooperazione e determinazione tra le parti. Basta divisioni!

 

Pur nell’ angoscia di un malato a cui stanno per staccare l’ ossigeno che lo tiene in vita, non molliamo e venderemo cara la pelle per porre fine a questa ingiustizia immane.

Un proverbio recita “chi ha digiunato a lungo ha buon appetito”; che la nostra fame di lavoro abbia fine allora.

Con la fame si convive male, e un giusto, un uomo onesto ridotto alla fame per sbagli altrui è l’ animale più feroce in natura!

 

COMUNICATO EX LAVORATORI TERMOMECCANICA

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